La sfera magica hi-tech per prevenire i furti

Domenica 4 Novembre 2018
La sfera magica hi-tech per prevenire i furti
SICUREZZA
VENEZIA Una sorta di rivoluzione copernicana nella lotta alla microcriminalità, quella più molesta perché tocca da vicino i cittadini: furti in casa, borseggi, scippi truffe agli anziani, borseggi, rapine e aggressioni in strada.
Ecco a voi Xlaw, ovvero il sistema digitale che permette di anticipare i reati predatori urbani, secondo appunto quella logica di previsione che a oggi nel controllo del territorio viene concretizzata con le pattuglie in campo a presidiare le città. Introdotto in via sperimentale a Napoli e poi a Prato, ora sbarca in laguna, una realtà molto più complessa e unica rispetto a tutte le altre città.
Lo si potrebbe paragonare a una sfera di cristallo tecnologica capace di prevedere cosa accadrà in un futuro prossimo. E infatti a interpretare i segni premonitori non è una maga più o meno fattucchiera, bensì dei poliziotti formati ad hoc che leggono una enorme schermata proiettata nella centrale operativa del 113 della questura di Venezia e decidono dove e quando inviare le Volanti.
È il dirigente dell'Ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico, Enrico Aragona, a spiegare nel dettaglio le potenzialità di questo strumento basato su un sofisticato algoritmo eutristico ideato da un poliziotto della questura di Napoli, l'ispettore superiore Elia Lombardo, che lo ha testato sul campo per un decennio: «È un passo in avanti epocale se riesco a prevedere ciò che succede con una approssimazione alquanto aderente alla realtà. E lo posso fare perché si è constatato che la tipologia di reati in questione hanno la caratteristica di essere ciclici e stanziali, vale a dire si ripetono con regolarità nelle due macrodimensioni dello spazio e del tempo».
COME FUNZIONA
Tradotto vuol dire che vi è una altissima probabilità che il topo di appartamento che colpisce in un determinato quartiere lo rifaccia in quanto si muove a sua volta sulla base di una attento studio dell'area presa di mira che non è semplice riprodurre: studio della tipologia di residenza, analisi delle condotte dei residenti, orari di passaggio dei mezzi delle forze dell'ordine ecc. No, non è magia bensì scienza. La prova provata è che l'indice P-Crime, che indica la pressione criminale esistente, a Napoli con l'utilizzo di Xlow è sceso da 16 a 2: un risultato che ha lasciato di stucco per primi gli stessi poliziotti. A Venezia il P-Crime calcolato sulla base dell'algoritmo castiga delinquenti è di 12: un indice che risente in particolare dell'alto numero di borseggi dovuto al fatto che Venezia registra all'anno qualcosa come 10 milioni di presenze con picchi vertiginosi d'estate e in occasione di manifestazioni come il Carnevale o il Festival del Cinema. La statistica ufficiale registra che nel 2017 in tutta la provincia lagunare sono stati denunciati oltre 40mila reati, segnando un +5.4%. Su Venezia-Mestre gli interventi delle volanti per reati predatori sono fra i 40 e i 50 al giorno.
La sfida hi-tech ora è quella di abbattere questi dati. Di oltre il 50% come si è già verificato sul campo. Il questore Danilo Gagliardi non ha dubbi. E ancora una volta sono i numeri a confortarlo. Dall'introduzione di Xlow, lo scorso 8 ottobre al 2 novembre, su 120 interventi fatti dalle Volanti, ne sono stati indovinati 70 per tempo, luogo e tipologia, mentre i rimanenti erano falsati sono nell'arco orario. E se queste sono le premesse. Ma se Xlow permette di aumentare arresti e denunce in flagranza e anche di mandare all'aria i piani dei malviventi di turno, consente pure di diminuire lo stress di personale e mezzi perché vengono impiegati in maniera strategica, un aspetto non secondario che va a influire anche sul versante del risparmio economico e ancor più dell'ottimizzazione delle risorse umane.
COLORI
Viola, rosso, arancio, blu, celeste, giallo: sono i colori che indicano sulla mappa proiettata sul maxi schermo della sala operativa 113 che indicano i vari reati, attraverso cerchi che individuano la zona a rischio e che vengono aggiornati ogni mezz'ora: l'alert aumenta all'intensificarsi del colore. Gli agenti su strada condividono la visione perché dotati di un tablet con la stessa applicazione e dialogano con l'operatore 113 in diretta. Ed ecco che il celeste dello spaccio colora le vie adiacenti alla stazione dei treni a Mestre, ma anche il Parco Albanese, mentre il rosso del borseggio campeggia in centro storico e il viola dei furti alle 12.30 di sabato 3 novembre tinge, tra le altre arterie, viale San Marco. La caccia è aperta, ma stavolta le guardie contro i ladri hanno un'arma letale. O quasi.
Monica Andolfatto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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