LA SCOMPARSA
Simonetta Puccini, unica erede e nipote del grande compositore Giacomo

Lunedì 18 Dicembre 2017
LA SCOMPARSA
Simonetta Puccini, unica erede e nipote del grande compositore Giacomo Puccini (1858-1924), è morta ieri pomeriggio al Policlinico di Milano all'età di 89 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato oggi dalla Fondazione Simonetta Puccini, che, in una nota, ricorda che «ha dedicato la sua vita con passione e devozione al ricordo, alla tutela e alla valorizzazione dell'immagine del nonno e dei luoghi da lui amati». La camera ardente è allestita presso il Policlinico di Milano, in via Pace 9. I funerali si terranno mercoledì 20 dicembre, alle ore 15, nella Chiesa Don Bosco, nel quartiere Marco Polo, a Viareggio (Lucca).
Nel 1996 Simonetta Puccini divenne proprietaria dell'attuale Villa Museo Puccini, situata a Torre del Lago, una frazione di Viareggio, in provincia di Lucca, sulle rive del Lago di Massaciuccoli. Nel gennaio 2005 la nipote ha istituito la Fondazione che prende il suo nome «per perseguire al meglio gli obiettivi prefissati», come ad esempio i diversi restauri che hanno ridato alla Villa Puccini l'aspetto di una casa ancora abitata. Il 2012 ha visto il compimento di importanti restauri come il rifacimento del tetto e il ripristino della facciata riportata all'antico colore e nel 2016 è stata inaugurata la camera del maestro autore di tante celebri opere liriche, da «La Bohème» a «Madame Butterfly», che è stata aperta alle visite del pubblico.
LA BATTAGLIA LEGALE
La Fondazione Simonetta Puccini Promuove, per statuto, le attività «utili per la conservazione, valorizzazione, conoscenza e diffusione del patrimonio artistico di Giacomo Puccini, dell'ambiente e dei luoghi dove il maestro visse e compose le sue opere». Nel 1995 Simonetta vinse la sua lunga ed estenuante battaglia giudiziaria per essere riconosciuta come unica nipote in primo grado del celeberrimo compositore della «Tosca». All'epoca ammonta a 24 miliardi e 662 milioni di lire, tra immobili, beni mobili e diritti d'autore maturati, l'eredità di Giacomo Puccini: un terzo di questa eredità fu assegnato, secondo una sentenza del Tribunale di Lucca, a Simonetta Puccini.
La sentenza di primo grado fu emessa dopo che la Cassazione, sollecitata da un ricorso, aveva rimandato gli atti al tribunale competente per un vizio di forma. L'asse ereditario diretto aveva escluso Simonetta Puccini: il maestro, alla sua morte, lasciò i propri averi al figlio Antonio, che a sua volta li lasciò alla moglie Rita Dell'Anna e, alla morte di lei, al fratello della donna, il barone Livio Dell'Anna. Il nobiluomo, morto nel 1987, aveva indicato nel testamento quattro soggetti, esclusa Simonetta Puccini e la donna, riconosciuta erede dal tribunale, aveva poi impugnato il testamento.
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