(g.pra.) E' tornata ieri a lavorare la professoressa Fiorenza Pontini, all'ufficio scolastico regionale. L'ex docente d'inglese del liceo classico Marco Polo finita nel vortice mediatico per le frasi razziste su Facebook aveva rischiato il licenziamento, ma la mediazione tra il Ministero dell'Istruzione e i suoi avvocati aveva portato alla sospensione dal servizio, terminata ieri, e a nuove mansioni. «E' stata una vicenda che l'ha provata moltissimo - spiega uno dei suoi avvocati, Paolo Seno - è contenta di esser tornata a lavorare e spera di poter chiudere velocemente questo capitolo della sua vita. Sa di aver sbagliato e di aver pagato la sua colpa». Le mansioni che Pontini svolgerà all'ufficio scolastico regionale a Venezia, come impiegata, si definiranno in questi giorni ma probabilmente riguarderanno la contabilità. «C'è naturalmente un po' di rammarico - prosegue l'avvocato - ha insegnato per 35 anni, tutta la sua vita. Quelle frasi ai ragazzi non le ha mai dette durante il lavoro». L'ex professoressa, spiega l'avvocato, difficilmente tornerà ad insegnare. Non solo perché, dopo quanto accaduto, la possibilità appare piuttosto remota ma perché la stessa Pontini è rimasta segnata dall'accaduto.
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