«La passerella col motore? Un'opera di abbellimento»

Giovedì 12 Luglio 2018
«La passerella col motore? Un'opera di abbellimento»
IL CASO
VENEZIA Un'operazione di abbellimento delle porte d'acqua del locale dove, a breve, aprirà una birreria. Daniele Reale, titolare del pub Marciano di Marghera, difende così la sua opera: quella barca-pontone comparsa sul rio di San Girolamo, di fronte alla fondamenta degli Ormesini, che tanti veneziani hanno bollato come l'ennesima furbata. L'imprenditore, che si prepara ad aprire un secondo pub a Cannaregio, si difende, spiega che quella è una «barca omologata» e di aver fatto tutto «secondo le regole». Ma i vigili urbani, che stanno continuando gli accertamenti, non la pensano allo stesso modo.
L'ACCUSA
«I controlli sono ancora in corso - conferma il comandante della Polizia municipale, Marco Agostini - Per gli elementi che sono stati raccolti si profilano vari profili di abusivismo che contesteremo nei prossimi giorni». In particolare l'autorizzazione rilasciata alla Marciano snc, nel settembre scorso, è per uno specchio d'acqua per il carico e scarico, non per uno spazio d'acqua dove ormeggiare stabilmente un'imbarcazione. Dubbi anche sull'omologazione della barca, dotata di una targa di tipo LV per una patana in plastica da 9 metri, lunghezza superata dal pontone.
LA DIFESA
Reale si difende e rivendica la buona fede. «Siamo una società seria, che crea lavoro. Quella che abbiamo avviato a Venezia è un'operazione di riqualifica, stiamo facendo tutto secondo le regole, non c'è nulla di abusivo». Per la barca, in particolare, l'imprenditore spiega di essersi affidato un ingegnere navale che ha seguito la costruzione dell'imbarcazione e ne ha curato l'omologazione. «É una struttura sobria, che rispecchia lo stile di Venezia. E lo spazio acqueo ci è stato concesso per lasciare permanentemente una barca fino a 13 metri».
Il nuovo pub dovrebbe aprire per agosto. I lavori sono al termine nello spazio che Marciano ha preso in affitto: 200 metri quadri che un tempo ospitavano una segheria, più di recente una galleria d'arte. «Abbiamo ottenuto il cambio di destinazione d'uso e una licenza a punti per gli impianti a norma, le rampe e i bagni per disabili. Contiamo di assumere una decina di persone».
Quanto all'utilizzo dell'imbarcazione, Reale nega di volerla trasformare nell'ennesimo plateatico. «Sarà un affaccio più gradevole per il locale. Se poi ci sarà consentito di ospitare del pubblico, ben venga. Altrimenti non importa. Potremo usarla per partecipare, ad esempio, al Redentore. È omologata per la navigazione in laguna con 12 persone. Come esistono i ristoranti ambulanti sugli ape, potremmo usarla per eventi, come il Carnevale o la Mostra del cinema...». In attesa del verbale dei vigili, facile prevedere che sulla nuova barca-pontone ci sarà battaglia.
R. Br.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci