LA MISSIONE
VENEZIA Il sindaco Luigi Brugnaro sarà tutta la settimana tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna a fare da ambasciatore per Venezia (e l'Italia) e promuovere investimenti nella parte manifatturiera della città (Porto Marghera) e anche per spiegare il turismo in città e cosa significherà per i visitatori il contributo di sbarco che sarà introdotto entro l'estate.
A WASHINGTON
Il motivo ufficiale che porta Brugnaro negli Usa è la presentazione della mostra sui 500 anni dalla nascita del Tintoretto, che da domenica sarà aperta alla National Gallery di Washington. Si tratta di 50 dipinti, alcuni dei quali per la prima volta in America: un evento vero e proprio che sarà celebrato come una promozione dell'arte e della cultura italiana e darà luogo a ricevimenti e cene durante i quali tessere nuove relazioni.
Proprio ieri pomeriggio (ora americana) il sindaco è stato ricevuto dall'ambasciatore italiano Armando Varricchio, con il quale ha a avuto modo di parlare della promozione di Venezia fra opinion leader americani e sul come affrontare la scarsa conoscenza che spesso riguarda le cose che accadono in città. Tra tutte l'acqua alta, dove un metro rispetto al mediomare viene percepito come un metro di acqua a partire da dove posiamo i piedi. E questo non da ieri, comunque.
L'INTERVISTA AL POST
Poi in serata, Brugnaro è stato intervistato da un giornalista premio Pulitzer del Post, nel quale egli ha destato una certa curiosità come personaggio italiano caratterizzato da un pragmatismo che di solito confligge con il classico stereotipo duro a morire. Insomma, Brugnaro, accompagnato dal capo di gabinetto Morris Ceron, arriva nella capitale Usa come un personaggio di rilievo, che oggi prenderà parte alla conferenza stampaper la presentazione della mostra che il Post sulle sue pagine ha già definito blockbuster. Quindi, un successo sicuro di pubblico.
IL GALA
E poi, la sera, cena di gala in ambasciata dove ci saranno imprenditori e politici americani ai massimi livelli.
«Grazie all'opera del Tintoretto, la settimana prossima l'America celebra l'Italia, il suo genio creativo, la sua cultura e la sua storia. Una storia viva che continua a ispirare ed affascinare generazioni di americani che guardano all'Italia come ad un faro di creatività, innovazione, e tradizione. Sono certo che la mostra alla National Gallery -ha detto l'ambasciatore Varricchio - ed il convegno in Ambasciata contribuiranno ad ampliare la conoscenza del Tintoretto negli Usa ed a cementare ulteriormente i rapporti culturali degli Usa con l'Italia e con Venezia».
Sono proprio queste le occasioni, tutte a porte chiuse e con un selezionato gruppo di invitati, che costituiscono l'occasione per promuovere per il sindaco di fare politica estera, contando sul fatto che all'estero Venezia continua ad essere una delle più note immagini associate all'Italia. E, in un momento come questo, anche per rassicurare il partner americano (50 miliardi l'anno è l'export italiano in quel paese) sull'amicizia dell'Italia che si appresta a firmare l'accordo con i cinesi.
Michele Fullin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA Il sindaco Luigi Brugnaro sarà tutta la settimana tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna a fare da ambasciatore per Venezia (e l'Italia) e promuovere investimenti nella parte manifatturiera della città (Porto Marghera) e anche per spiegare il turismo in città e cosa significherà per i visitatori il contributo di sbarco che sarà introdotto entro l'estate.
A WASHINGTON
Il motivo ufficiale che porta Brugnaro negli Usa è la presentazione della mostra sui 500 anni dalla nascita del Tintoretto, che da domenica sarà aperta alla National Gallery di Washington. Si tratta di 50 dipinti, alcuni dei quali per la prima volta in America: un evento vero e proprio che sarà celebrato come una promozione dell'arte e della cultura italiana e darà luogo a ricevimenti e cene durante i quali tessere nuove relazioni.
Proprio ieri pomeriggio (ora americana) il sindaco è stato ricevuto dall'ambasciatore italiano Armando Varricchio, con il quale ha a avuto modo di parlare della promozione di Venezia fra opinion leader americani e sul come affrontare la scarsa conoscenza che spesso riguarda le cose che accadono in città. Tra tutte l'acqua alta, dove un metro rispetto al mediomare viene percepito come un metro di acqua a partire da dove posiamo i piedi. E questo non da ieri, comunque.
L'INTERVISTA AL POST
Poi in serata, Brugnaro è stato intervistato da un giornalista premio Pulitzer del Post, nel quale egli ha destato una certa curiosità come personaggio italiano caratterizzato da un pragmatismo che di solito confligge con il classico stereotipo duro a morire. Insomma, Brugnaro, accompagnato dal capo di gabinetto Morris Ceron, arriva nella capitale Usa come un personaggio di rilievo, che oggi prenderà parte alla conferenza stampaper la presentazione della mostra che il Post sulle sue pagine ha già definito blockbuster. Quindi, un successo sicuro di pubblico.
IL GALA
E poi, la sera, cena di gala in ambasciata dove ci saranno imprenditori e politici americani ai massimi livelli.
«Grazie all'opera del Tintoretto, la settimana prossima l'America celebra l'Italia, il suo genio creativo, la sua cultura e la sua storia. Una storia viva che continua a ispirare ed affascinare generazioni di americani che guardano all'Italia come ad un faro di creatività, innovazione, e tradizione. Sono certo che la mostra alla National Gallery -ha detto l'ambasciatore Varricchio - ed il convegno in Ambasciata contribuiranno ad ampliare la conoscenza del Tintoretto negli Usa ed a cementare ulteriormente i rapporti culturali degli Usa con l'Italia e con Venezia».
Sono proprio queste le occasioni, tutte a porte chiuse e con un selezionato gruppo di invitati, che costituiscono l'occasione per promuovere per il sindaco di fare politica estera, contando sul fatto che all'estero Venezia continua ad essere una delle più note immagini associate all'Italia. E, in un momento come questo, anche per rassicurare il partner americano (50 miliardi l'anno è l'export italiano in quel paese) sull'amicizia dell'Italia che si appresta a firmare l'accordo con i cinesi.
Michele Fullin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
