La bellunese Isotton sul palco con Gregory Kunde

Mercoledì 14 Novembre 2018
LA STORIA
Esistono ancora la telefonate che possono cambiarti la vita. A Chiara Isotton, giovane soprano bellunese, è accaduto un lunedì di ottobre. «Abbiamo un problema - le ha detto il suo agente - te la sentiresti di sostituire una collega ad Oviedo con Gregory Kunde?». Il primo istinto è stato quello di aver equivocato il nome. «Chi?» chiede Chiara. «Kunde» risponde semplicemente l'agente. Insomma la debuttante e il grande tenore americano. «Mi stavano proponendo di cantare con il mio mito». Unico inghippo: mancava un giorno e ci dovevano essere brani nuovi da studiare perchè il programma era blindato. Restava solo un'opzione. Lo studio in aeroporto. E Chiara Isotton, con gli auricolari sparati a palla, ha riascoltato tutte le volte possibili l'aria di Nedda. «Sono arrivata in prova e mi sono detta: andiamo!». Il duetto di Otello invece l'aveva sentito al Teatro la Fenice: lei in platea e Gregory Kunde sfavillante Moro. «Mentre preparavo in fretta la valigia e prenotavo l'aereo ho realizzato: io devo cantare il duetto di Otello con lui? Ho iniziato a tremare». Sulla carta questa sostituzione, due giorni dopo la telefonata, sembrava una missione kamikaze. «Per fortuna non sempre c'è il tempo di pensare. Io ho preparato la musica, l'abito e sono partita». Chiara è una tra le nuove promesse nel repertorio lirico. Trentatrè anni, studi prima alla Miari di Belluno poi al Benedetto Marcello e infine l'Accademia della Scala.
AD OVIEDO
«Per il mio repertorio ci vogliono studio e senso dell'attesa. Questo me l'ha insegnato uno dei maestri più amati, Renato Bruson» ricorda Chiara. Oggi il soprano bellunese è seguita da Raina Kabaivanska. «Vivo a Milano perchè la vita musicale della città consente tante piccole e grandi occasioni. Con l'Accademia della Scala si è poi formata una sorta di famiglia allargata. Ma sono razza Piave. E ho Belluno nel cuore». Il concerto del 30 ottobre ad Oviedo ha rappresentato una serata memorabile. «Devo dire che Gregory Kunde, come tutti i grandi è una persona estremamente amabile e generosa. «È stata una serata magica: durante il duetto di Otello eravamo i personaggi, non c'è stata nessuna forzatura, nessuna sbavatura». Ora Chiara è tornata in Italia e sta preparando i prossimi impegni: sarà Flora alla Scala in Febbraio in Traviata, poi volerà a Madeira per un concerto. Ma ad agosto si profila il grande debutto. «Sarò Floria Tosca nell'opera di Puccini al Teatro La Fenice - rivela - Gregory Kunde è un mito, e con me è stato davvero gentile. Ho sentito la sua sincerità, non c'erano moine di facciata. E questo mi dà grande carica per continuare».
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci