L'isola dei rifiuti e dei carburanti

Sabato 24 Febbraio 2018
L'isola dei rifiuti e dei carburanti
MARGHERA
L'isola dei rifiuti e dei carburanti, rifiuti da trattare e carburanti da distribuire in tutto il Nordest e anche oltre perché da Porto Marghera vanno pure in Europa. È quella che sta nascendo nella parte sud della grande area industriale veneziana, delimitata come confini dal canale industriale Sud e da via dell'Elettronica. Da anni è la sede del grande ecocentro di trattamento dei rifiuti urbani di Veritas con il depuratore biologico, Eco-Ricicli, Ecoprogetto Venezia, e il laboratorio.
In quegli spazi evidentemente l'interesse per gli sviluppi produttivi è alto, e dall'inchiesta della redazione del sito internet fanpage.it, al di là delle eventuali implicazioni penali e camorristiche, esce un nuovo progetto che fino all'altro ieri non si conosceva. Eppure è stato presentato in Comune, e nel 2013 ha ottenuto un parere di fattibilità.
IL FUTURO DELLA ZONA
Un progetto che dovrebbe svilupparsi nella stessa zona dove entro il 2021 sorgerà il nuovo deposito di gas naturale liquefatto, Lng, che fornirà il carburante ecologico a navi, camion, bus, automobili e in futuro anche barche e vaporetti. E dove i soci che hanno costituito Venice Lng per realizzare i il deposito per il gas, Decal e San Marco Petroli, hanno già da mezzo secolo depositi di prodotti petroliferi. Senza contare, appunto, i terreni dove sorgono le attività di trattamento dei rifiuti di Veritas e dei suoi soci privati.
Al di là, dunque, di ciò che potrà ancora svelare l'inchiesta di fanpage.it, che ha pubblicato alcuni video con una misteriosa dama dei gioielli che tratta con un ex boss camorrista per convincerlo a investire milioni di euro in laguna, l'area di Porto Marghera cui si riferisce la donna è già oggetto di molti interessi non camorristi ma di normali imprenditori che vogliono creare business.
Il terreno sul quale dovrebbe svilupparsi il nuovo deposito di prodotti petroliferi Venice Europe Gate, Veg, è di quasi 15 ettari, ha una banchina lunga 300 metri e una capacità di stoccaggio di 235 mila metri cubi e si trova tra aree Veritas e aree Alcoa, l'azienda che produce alluminio. È di proprietà del Consorzio Tecnologico Veneziano con capofila Giuseppe Severin che ha una ditta di costruzioni e che anni fa aveva acquistato l'area chiamata Abibes per farci un sito di trattamento di rifiuti legati alle lavorazioni del legno.
IL PARERE DEL COMUNE
Il documento del 2013 con il parere favorevole del Comune per tale destinazione, e data la complessità del progetto suggeriva di inquadrarlo in un Piano urbanistico attuativo (Pua), parla del terminal Venice Energy Gate e non di Venice Europe Gate, e l'area analizzata dall'Amministrazione comunale non è di 15 ettari ma di 31 e mezzo, estensione che si spiegherebbe solo se fosse compresa la vicina area Alcoa.
Di questa operazione, nel corso di questi anni, si sono interessati più mediatori perché la proprietà l'ha messa in vendita a 120 milioni di euro, ossia 800 euro al metro quadro se si parla dei 15 ettari o 400 se si parla dei 31 e mezzo. Una cifra che comunque, rispetto ai prezzi medi di Porto Marghera, sembra troppo elevata: il prezzo più alto pagato per un terreno è stato quello di Condotte, 900 euro al metro quadro per l'area dove ha costruito il PalaExpo ma lì siamo praticamente a Mestre, in città, mentre il Veg dovrebbe sorgere a Fusina. La richiesta di 120 milioni è sostenuta da quel parere del Comune del 2013 ma per arrivare a un'autorizzazione definitiva di passaggi burocratici, anche a Roma, ne servono molti altri. E forse per questo fino ad oggi un compratore ancora non si è materializzato, nonostante il progetto sia stato proposto persino a sceicchi arabi.
Ad ogni modo una cifra simile, per la percentuale che potrebbe assicurare, è in grado di attrarre molti aspiranti mediatori, incaricati dalla proprietà o battitori liberi. E quindi pure la dama dei gioielli potrebbe essersi attivata autonomamente, cercando finanziatori anche tra la malavita organizzata pur di accaparrarsi l'affare.
Elisio Trevisan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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