L'Ipab rinasce e si allarga: gettate le basi per l'hospice

Sabato 17 Marzo 2018
CHIOGGIA
Ortensio Crepaldi è il nuovo presidente dell'Ipab Felice Federico Casson. Infermiere professionale con 43 anni di esperienza, a Chioggia è conosciutissimo. Per oltre 20 anni, è stato caposala del reparto di Medicina. Gli altri membri del consiglio d'amministrazione, nominati dall'amministrazione comunale sono: Erica Boscolo Pantalin, bancaria; Andrea Giovanni Zennaro, imprenditore; Luciano Frizziero, ex direttore amministrativo dell'Asl; Giorgio Filippo, psicologo. Crepaldi ed i suoi collaboratori ereditano dal precedente consiglio d'amministrazione, presieduto da Damiano Boscolo Chio, una situazione caratterizzata da conti in ordine e pace interna. Precedentemente, l'Ipab era stato al centro di clamorose polemiche. Contestati: un eccessivo ricorso a personale esterno; la proposta di affidamento del servizio mensa ad una società privata; le modalità di un concorso. Fecero seguito il commissariamento dell'ente ed alcune condanne. Crepaldi conferma d'aver trovato l'Ipab in buone condizioni.
NOVITA'
Ciò nonostante osserva bisogna guardare avanti. L'età media della popolazione sta crescendo vertiginosamente. Va da sé che, tra non molto, le strutture esistenti non saranno più in grado di far fronte alle nuove, prevedibili esigenze. Per questo, stiamo già verificando la possibilità di dar corso ad ampliamenti. Il compendio dell'ex Croce rossa aggiunge - non è ancora del tutto sfruttato. L'Ipab, però, potrebbe estendere la propria operatività anche a sostegno di pazienti non necessariamente anziani, ma bisognosi di assistenza protratta a lungo, nel tempo. Confidiamo annuncia di poter gettare le basi per il servizio di Hospice e per l'Ospedale di comunità; strutture intermedie collocabili tra l'assistenza domiciliare e l'ospedale, dedicate ai malati che non hanno la necessità di essere ricoverati nei reparti specialistici, ma bisognosi di un'assistenza sanitaria che non potrebbero ricevere a domicilio: pazienti prevalentemente affetti da patologie croniche, provenienti da strutture ospedaliere o cronici che necessitano di particolari attenzioni. A tal proposito aggiunge Crepaldi mi dichiaro ottimista. Sono convinto che, operando in stretta collaborazione, il Comune, l'Ulss e l'Ipab potranno attingere ai fondi indispensabili all'avvio di questi servizi che, oltre ad assicurare una miglior qualità della vita ai pazienti, potrebbero giovare al bilancio della gestione dell'Ulss. E' noto, infatti, che il costo delle lunghe degenze negli hospice e negli ospedali di continuità risulta sempre assai meno dispendiosa rispetto a quello delle degenze all'ospedale per acuti. Lo posso testimoniare conclude proprio per essermi a lungo occupato della gestione del reparto di Medicina, anche sotto l'aspetto amministrativo.
Roberto Perini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci