L'INTERVISTA
Scozzese di ferro e padovana d'adozione, classe 1960. Presidente

Mercoledì 16 Maggio 2018
L'INTERVISTA
Scozzese di ferro e padovana d'adozione, classe 1960. Presidente di giuria a Ballando con le Stelle. È un'istituzione del talent quasi quanto Milly Carlucci. All'appuntamento per questa intervista Carolyn Smith è in ritardo. Cosa che le dà molto fastidio, precisetta com'è. Ma ora che ha detto «pubblicamente e liberamente che è tornato l'intruso, la gente mi ferma anche al supermercato», spiega. L'intruso è il tumore al seno, che aveva sconfitto nel 2015 e che è tornato. Viene seguita all'ospedale Sant'Andrea di Roma, i cicli di chemioterapia all'Idi. Il suo male non lo chiama mai per nome.
Mai cancro. Perché?
«Se lo chiami così, oppure male, tumore in Italia la gente pensa subito al peggio. Allora io lo chiamo l'intruso, che ha deciso di entrare nel mio corpo senza essere invitato».
Dice in Italia: all'estero è diverso?
«Certo. Io sono britannica, e noi siamo abituati a parlare di tutto pubblicamente, anche della malattia. In Italia la mentalità è ancora chiusa. Per paura di scoprire qualcosa, non si va a fare i controlli. È vero, è una brutta malattia: esiste, come esiste la cura. E la speranza».
Perché, secondo lei, la polemica sulla sua scelta di non portare in tv la parrucca?
«Il 99 per cento delle persone mi ha detto brava. Poi c'è il cretino di turno. Una signora mi ha scritto che ogni volta che mi vede calva in video le viene da cambiare canale. Ho risposto: E allora cambia!. Poi c'è chi mi accusa di farlo solo per spettacolo».
Lei, invece, perché lo fa?
«Perché sotto le luci dello studio fa un caldo boia, io sudo tantissimo, è pesante avere qualcosa stretto intorno alla testa».
Anche per la finale di sabato prossimo sarà calva?
«No, metterò un cappellino, ma solo perché ho un completo molto particolare».
Perché una donna calva fa paura?
«Ho fatto questa domanda molte volte. Non dovrebbe spaventare. Alla fine i capelli ricrescono, meglio di prima. C'è il momento in cui sembri un neonato, con metà dei capelli in testa, e quello fa impressione, vero. Ma ognuna dovrebbe essere libera di scegliere. A me per esempio la parrucca non piace. All'inizio mi sono tinta di rosa. Ora ogni volta che vedo un ciuffo sul cuscino, mi raso. Lo faccio appena iniziano a ricrescere un po' i capelli, così poi diventano più forti».
Non è mai debole, lei?
«In privato, qualche volta. Quando sono veramente stanca ho bisogno di uno sfogo. Tenere tutte quelle cose dentro è come dare cibo al problema».
E come si sfoga?
«Penso, e scrivo tantissimo. L'ho imparato da mia madre: quando c'è qualcosa che ti turba, scrivendolo e poi rileggendolo vedi che è leggermente meno grande di quello che pensavi».
Non ha mai neanche paura?
«Abbiamo scelta? No. Io sono positiva, faccio tutto quello che mi dicono i medici, e combatto. Voglio vivere, non voglio andare da un'altra parte in questo momento: ho troppe cose da fare».
Qual è la prima che farà quando sarà guarita?
«Ho già iniziato, stavolta non aspetto. L'altro giorno sul treno ho fatto la mia lista. Ho una seconda opportunità e voglio raddrizzare il tiro, devo vivere adesso. Sono andata a vedere Gabrielli Cirilli a teatro».
Si è divertita?
«Stupendo. Una risata dall'inizio alla fine. Poi andrò a sentire Beyoncé, Anastacia ed Elton John, perché è l'ultimo tour e non è che lui sia proprio giovinotto».
Quando finirà la chemio?
«Giovedì ho un'altra seduta, ancora un'altra tra due settimane, e poi l'ultima. Avevano detto 16 cicli, poi 18. Alla fine me ne hanno risparmiati 6. Mi hanno evitato un farmaco. Mi faceva troppo male: avevo forti dolori alle ossa, non sentivo i piedi, le mani, le labbra, la lingua».
Va sempre da sola a fare la chemio?
«Sì. Guardare la faccia triste di mio marito? Meglio di no. Vieni solo se sei sorridente, gli dico».
È dura per lui?
«Ha sempre sofferto, ed è sempre stato al mio fianco. All'inizio non poteva entrare in ospedale senza svenire. Quando parlo dei miei dolori, soffre. Lui vorrebbe toglierlo, l'intruso, e non potere fare niente per la persona che ami ti fa sentire inutile».
Invece?
«È fondamentale. Ha affrontato per me quello che io non volevo. Come parlare con i medici».
Non ha avuto paura che la sostituissero a Ballando con le stelle, dopo l'annuncio?
«Ho detto fin dall'inizio a Milly: Non fare la cazzata di togliermi. Già tre anni fa. Già nel mondo crudele della danza mi hanno messo nella cassa da morto. Le ho detto: Se lo fai, tu metti i chiodi sulla bara. Ci sono sempre stata e non sono mai stata male. Non ho mai fatto pesare nulla».
Perché così poche donne pubbliche parlano della malattia?
«Proprio perché è facilissimo perdere il lavoro. Ma è importante comunicare, ora voglio aiutare le donne con patologie oncologiche. Coraggio! Io non ho paura. Ricostruisco e divento più forte».
C'è però qualcosa che ha paura di perdere?
«Mio marito, i miei cani, la famiglia. Spero di non perdere la vita. Un giorno capiterà, ma non ci penso ora. Ora mi concentro nel mantenere quello che ho».
Chi vincerà Ballando?
«Sicuramente non Nathalie Guetta: fa ridere, è una brava entertainer, ma lasciamo perdere il ballo. Non è proprio capace!».
Fiamma Sanò
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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