L'INTERVENTO

Lunedì 20 Febbraio 2017
Da qualche tempo, coincidente con la nuova amministrazione, direi che finalmente a Marghera qualcosa si muove. Dopo anni di imbarbarimento, di distruzione, di vane promesse, non possiamo sottacere che finalmente qualche spiraglio di riconversione stia arrivando. Pare giunto alla conclusione il necessario iter per il finanziamento dei banchinamenti del porto industriale, necessario a garantire la tenuta dallo sversamento in laguna dei residui di ogni tipo. Inutile dire quanto fondamentale sia quest'opera non solo per Marghera, ma anche per la salute dei cittadini lagunari.
Riapre, dopo un buio periodo senza apparenti speranze, anche la Pilkington con tutto il suo bagaglio di posti di lavoro; anche questo è un grande segnale positivo. Il sindaco Luigi Brugnaro fin dal suo insediamento ha fatto di Marghera un preciso obiettivo di rinascita e i primi risultati non tardano ad arrivare.
Nel suo piccolo, anche il Vega, Parco Scientifico Tecnologico di Venezia deve essere pronto a fare la sua parte. Ci si avvia ormai da tempo ad un equilibrio di bilancio, anche se il consuntivo è poi fortemente condizionato dal pregresso indebitamento (circa 15 milioni di euro). Ma anche qui stanno sorgendo nuove prospettive, a partire dal progetto Venice Innovation Hub con l'Università di Ca' Foscari che sta ampliando i suoi spazi nel parco dedicati alle nuove imprese e non solo.
Parte integrante di questo rilancio sarà la nuova viabilità, che all'altezza di Fincantieri prevede una grande rotatoria che faciliterà l'accesso al parco e alle strutture universitarie di via Torino, rendendo così ulteriormente appetibili gli spazi a disposizione per l'affitto di uffici e insediamenti produttivi.
In questi giorni verrà pubblicato il bando che permetterà le offerte su alcuni edifici di proprietà e del terreno fra il Pala Expo e la statale per Venezia che ci auguriamo possa consentire un ulteriore risanamento economico di Vega. A mio avviso stiamo ben rispondendo al mandato avuto dal sindaco, che ha ben salda la cabina di regia del rilancio di Marghera. Mi auguro che anche le forze imprenditoriali assecondino questo sforzo e permettano, oltre al loro ulteriore sviluppo, che si possa finalmente parlare di Marghera come area appetibile finalmente risorta dalle proprie ceneri.
Lo dobbiamo tutti a questa città, perchè la testa di ponte della terraferma che ne è la porta d'acqua, può essere un tassello fondamentale per il risollevarsi della città di Venezia.
* presidente Vega

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