IL BRAND
Introversi e timidi? Astenersi. A casa Jeckerson, il brand del pantalone con la toppa (addirittura brevettata), la rivoluzione è iniziata. Lo dice lo slogan della nuova campagna pubblicitaria: «Do not go gentle. «Naturalmente è una provocazione, ma fa parte dal ripensamento del marchio», spiega l'amministratore delegato Gian Maria Argentini: «Abbiamo lavorato sull'idea di una nuova vita del brand. Cosa accade a un bimbo quando nasce? Prende una sculacciata e piange. Ecco il nuovo Jeckerson è così, una scossa per uomini e donne che osano. E che sono diretti, assertivi, audaci». Jeckerson è adatto a chi ha personalità e «si trova a proprio agio con il pantalone con la toppa, senza paura di essere al centro dell'attenzione». L'identikit lo definisce in fretta: trentacinquenne, metropolitano, in una fase di transizione, con tanta energia da vendere, uno smart rebel, per usare un altro slogan del marchio.
LE ORIGINI
Jeckerson è stato fondato nel 1995 a Bologna: 180 dipendenti, 35 monomarca, dal 2008 proprietà del fondo inglese Stirling Square Capital Partners, è uscito bene da un periodo di ristrutturazione finanziaria. Il marchio ha inventato il patch sui campi da golf, per regalare allo sportivo un capo elegante e funzionale, in cui potersi asciugare le mani mentre si è impegnati nello swing. Alle origini la toppa era in pelle scamosciata, poi sostituita dall'alcantara. Nel corso degli anni quei pochi centimetri a contrasto nei pantaloni cinque tasche sono diventati segno distintivo e l'esercizio di stile è stato quello di giocare con colori, tessuti e interventi creativi.
Ora l'idea è che la toppa sia «una televisione su cui veicolare messaggi e storie». Per esempio è nei negozi la limited edition dei pantaloni con le toppe delle bandiere, serie cominciata già nel Duemila con la bandiera Usa, e che ebbe tanto successo da diventare collezione. A fine ottobre toccherà alla capsule delle toppe dei calligrafi, a gennaio partirà un nuovo progetto con altri artisti. Intanto, i designer Mauro Ravizza Krieger e Andrea Gallieri stanno lavorando alle collezioni uomo e donna per il prossimo inverno. L'impegno è raccontare il nuovo corso del marchio. Dopo l'inaugurazione della boutique di Milano, Jeckerson è pronto per i mercati esteri.
Paola Pastorini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Introversi e timidi? Astenersi. A casa Jeckerson, il brand del pantalone con la toppa (addirittura brevettata), la rivoluzione è iniziata. Lo dice lo slogan della nuova campagna pubblicitaria: «Do not go gentle. «Naturalmente è una provocazione, ma fa parte dal ripensamento del marchio», spiega l'amministratore delegato Gian Maria Argentini: «Abbiamo lavorato sull'idea di una nuova vita del brand. Cosa accade a un bimbo quando nasce? Prende una sculacciata e piange. Ecco il nuovo Jeckerson è così, una scossa per uomini e donne che osano. E che sono diretti, assertivi, audaci». Jeckerson è adatto a chi ha personalità e «si trova a proprio agio con il pantalone con la toppa, senza paura di essere al centro dell'attenzione». L'identikit lo definisce in fretta: trentacinquenne, metropolitano, in una fase di transizione, con tanta energia da vendere, uno smart rebel, per usare un altro slogan del marchio.
LE ORIGINI
Jeckerson è stato fondato nel 1995 a Bologna: 180 dipendenti, 35 monomarca, dal 2008 proprietà del fondo inglese Stirling Square Capital Partners, è uscito bene da un periodo di ristrutturazione finanziaria. Il marchio ha inventato il patch sui campi da golf, per regalare allo sportivo un capo elegante e funzionale, in cui potersi asciugare le mani mentre si è impegnati nello swing. Alle origini la toppa era in pelle scamosciata, poi sostituita dall'alcantara. Nel corso degli anni quei pochi centimetri a contrasto nei pantaloni cinque tasche sono diventati segno distintivo e l'esercizio di stile è stato quello di giocare con colori, tessuti e interventi creativi.
Ora l'idea è che la toppa sia «una televisione su cui veicolare messaggi e storie». Per esempio è nei negozi la limited edition dei pantaloni con le toppe delle bandiere, serie cominciata già nel Duemila con la bandiera Usa, e che ebbe tanto successo da diventare collezione. A fine ottobre toccherà alla capsule delle toppe dei calligrafi, a gennaio partirà un nuovo progetto con altri artisti. Intanto, i designer Mauro Ravizza Krieger e Andrea Gallieri stanno lavorando alle collezioni uomo e donna per il prossimo inverno. L'impegno è raccontare il nuovo corso del marchio. Dopo l'inaugurazione della boutique di Milano, Jeckerson è pronto per i mercati esteri.
Paola Pastorini
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