In 5 anni perso mezzo milione di passeggeri, il 13% in meno

Venerdì 22 Settembre 2017
VENEZIA - (r.ros.) Negli ultimi 5 anni il porto di Venezia ha perso mezzo milione di passeggeri: da 1,8 milioni del 2013 a 1,4 milioni previsti per il 2017, con un calo del 13% dei passeggeri (-72.000) e del 15% delle toccate nave (27 navi da crociera in meno) nei primi sei mesi di quest'anno. Una situazione che si riflette su tutto l'Adriatico, che nel 2016 ha registrato un calo dei passeggeri del 6,51%. Le recenti stime fornite da Risposte Turismo per Venezia prevedono per il 2017 un -11,4% di turisti movimentati e -10,6% di toccate nave. Nell'ipotesi che fosse vietato l'arrivo di tutte le navi superiori alle 40mila tonnellate in Laguna, poi, il numero di crocieristi a Venezia si ridurrebbe del 90% rispetto al 2012, la spesa per beni e servizi locali dell'85% (40 milioni contro 283,6 milioni) e l'occupazione dell'83% (600 lavoratori a fronte di 3.660).
Oltre 20 milioni di crocieristi provenienti da 200 paesi sono transitati a Venezia dal 1997. Grazie alla crocieristica trovano lavoro circa 4.300 persone e 200 aziende del territorio veneziano. L'arrivo delle navi a Venezia comporta una spesa diretta di crocieristi, compagnie ed equipaggi pari a 436,6 milioni di euro a livello nazionale (di cui 283,6 direttamente sul territorio veneziano e 153 milioni nel resto d'Italia) e fino a 170 milioni di euro di indotto, rappresentando il 3,26% del Pil del Comune (il 4,1% della forza lavoro) e lo 0,96% di quello della Provincia (1,19% della forza lavoro). Le compagnie crocieristiche aderenti a Clia hanno già investito più di un miliardo di dollari in tecnologie pulite.
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