IL VIAGGIO
MUSCAT
L'auto come una carrozza che ti massaggia, ti coccola e

Martedì 23 Gennaio 2018
IL VIAGGIO
MUSCAT
L'auto come una carrozza che ti massaggia, ti coccola e ti custodisce, ma anche quella che ti porta veloce, trainata dai suoi tanti cavalli, senza quasi toccare l'aria e la terra, ovvero con il minor impatto possibile con l'ambiente. Insomma, l'auto dalle mille e una notte, quella che ti fa immaginare di essere un sultano, ma con un tocco di Oriente estremo più che medio. Una carrozza siffatta era stata preparata per l'Occidente, ma la sua fama ha presto viaggiato nel mondo come Sindbad il marinaio. Cinque viaggi, come le generazioni della Lexus LS, l'ammiraglia di un marchio nato per gli Stati Uniti per battere i rivali tedeschi, americani e inglesi e che oggi vuole raccontare una storia nuova ove, oltre alle verità, ci siano le suggestioni di una favola che viene da lontano portando, come uno scrigno, i suoi tesori e le sue magie.
Mescolare l'immaginazione alla realtà, questo devono fare i brand e possono fare le automobili. La nuova LS racconta una storia completamente nuova, diversa al passato, dove il coraggio prende il sopravvento sulla prudenza e l'orgoglio sui complessi di inferiorità. Basta dare uno sguardo all'interno per accorgersene: i rivestimenti in cristallo Kiriko, il legno tagliato al laser con la sapienza di un liutaio, l'illuminazione inspirata ai tradizionali andon e infine il tessuto plissettato come un origami sono i segni di riconoscimento di un'autentica ammiraglia giapponese, la degna espressione di una cultura e una lingua per la quale il cliente e l'ospite si dicono con la stessa parola: Omotenashi. Ma c'è un'altra parola che identifica la nuova Lexus LS ed è Takumi che vuol dire maestria artigianale e appartiene solo a pochi uomini, capaci di creare l'origami di un gatto con la mano sinistra in meno di 90 secondi. La LS ha le sospensioni pneumatiche che si abbassano per entrare ed uscire fuori dall'automobile e il sedile posteriore destro che si allunga, si inclina di 43 gradi e ha il massaggio shiatsu trasformando la LS in una vera carrozza del sultano, capace di portarlo con principesco incedere dalle spiagge di Muscat fino ai 2.000 metri di Al Jabal Al Akhdar nella lingua locale vuol dire montagne verdi e ritorno.
AUDIO MARK LEVINSON
Ma stando ben attenti ai limiti perché le telecamere antivelocità sono dappertutto. Ed è proprio sulle lunghe (e vuote) autostrade a 4 corsie del sultanato che la Lexus LS dà il meglio perché i suoi 5,23 metri e gli i 3 metri e 12 di interasse non sono esattamente l'ideale per una cronoscalata. Sui curvoni veloci invece è come un treno sulle rotaie e sotto le sue ruote sparisce ogni avvallamento. Sulla costa c'è tepore, sui monti è fresco, ma il climatizzatore quadrizona è pronto a leggere la temperatura corporea per offrire il miglior benessere. Di rumore ce n'è poco o nulla, ma per metterlo a posto ci sono il sistema di soppressione attiva e un sistema audio Mark Levinson che solo le Lexus possono vantare.
I punti forti della LS sono la sicurezza e l'efficienza. Al primo capitolo, oltre ai sofisticati sistemi di assistenza, troviamo il sistema salvapedoni che, non solo utilizza i freni, ma anche lo sterzo. Al secondo troviamo la specialità della casa ovvero l'ibrido, nella sua forma più moderna: un V6 3.5 con due motori elettrici, batteria agli ioni di litio e la nuova trasmissione che permette l'utilizzo sequenziale con 10 rapporti e di marciare in elettrico fino a 140 km/h, limitando le emissioni e i consumi, cosa importante anche in un paese con meno di 4 milioni di abitanti su una superficie pari all'Italia, dove il petrolio sta sotto un palmo di terra e la benzina costa l'equivalente di 45 centesimi.
CARROZZA DA FAVOLA
E poi c'è la trazione integrale che permette di trasmettere a terra tutti i 359 cavalli della carrozza senza strappi, portandola da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi. Certo, ci sono ammiraglie più muscolose e blasonate e sicuramente più costose dei 140mila euro che la LS chiede per offrirsi al meglio, ma lo status nella vita non è tutto e l'esclusività non si misura con il denaro. Lo sa anche il sultano.
Nicola Desiderio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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