Il tam tam gira su Facebook

Mercoledì 20 Settembre 2017
Il tam tam gira su Facebook
(g.prad.) Furti di pomelli e maniglie nel centro storico lagunare, basta che siano d'ottone o datati, meglio se d'epoca e di pregevole fattura.
Le prime ruberie notturne alle porte delle abitazioni erano iniziati questa estate, segnalati sui social network. Ora però continuano e riguardano soprattutto gli ingressi dei palazzi storici. A denunciare il fenomeno su facebook è proprio una vittima, Alberto Favaretto, architetto e docente che ha presentato denuncia alla Polizia e ha invitato un amico e collega, derubato pochi giorni fa nello stesso modo, a fare altrettanto.
Favaretto vive nella zona del ponte dei Greci a Castello, in un palazzo antico del 500 dove ha sede anche il suo studio. L'episodio del furto risale a circa un mese fa. «Tornando a casa, di sera - spiega Favaretto - mi sono accorto che mancavano le due tazze antiche del portone, abbellimenti vicino alla serratura». Il docente per porvi rimedio si è rivolto alla fonderia artistica Valese di Cannaregio. «La moglie del titolare della fonderia storica - prosegue - mi ha rivelato che ero la decima persona in poco tempo a cui avevano rubato gli accessori di abbellimento della porta d'ingresso».
Un paio di giorni fa anche un altro architetto è stato derubato dei materiali sul portone di un palazzo che si affaccia sul Canal Grande. «E' toccato al palazzo di un mio amico - riprende Favaretto - l'architetto Luigi Guzzardi, a cui hanno derubato la mostrina del portone. Gli ho suggerito di andare a sporgere denuncia perché è giusto che venga alla luce il problema ed è anche per questo che ho pubblicato le foto su facebook». Il docente ha infatti pubblicato un post sul gruppo cittadino fb I nostri masegni puliti e splendenti di cui è componente attivo contro le lordure e gli imbrattamenti urbani. I furti alle serrature e agli accessori di porte e portoni stanno dunque diventando seriali. E vien da pensare che in giro ci sia un ladro collezionista o una banda di malviventi interessati all'ottone o ai pezzi d'antiquariato che si possono trovare sulle porte delle storiche abitazioni veneziane, da poter rivendere al mercato nero.
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