(t.card.) Di nuovo in Canal Grande. Il tedesco ventiduenne l'ha rifatto e ieri, alle 14, si è gettato nuovamente in acqua dalla riva prospiciente l'edificio dell'ex Magistrato alle Acque. Una prodezza che aveva effettuato due giorni fa alle 17.15, soccorso da due taxi acquei prima dell'arrivo della polizia. Questa volta sono stati allertati i vigili del fuoco, che hanno tratto all'asciutto l'uomo. Poco dopo sono intervenute l'ambulanza ed una pattuglia della polizia. I testimoni raccontano del giovane fatto distendere fradicio fradicio sulla fondamenta, ma non sanno, dopo questa seconda impresa, se ne suoi confronti sia scattato il ricovero coatto. L'uomo spesso è ubriaco, bivacca da qualche mese sulle passarelle di Veritas sotto il portico dei X Savi, a pochi metri dal ponte di Rialto, non curandosi di fare in quel luogo anche i suoi bisogni. «Bisogna fare qualcosa - raccontano dai banchi in riva del Carbon - in questo punto del canale, particolarmente stretto e trafficato, se un vaporetto scarta un uomo in acqua, potrebbe provocare incidenti e ci ritroveremmo con qualche morto, come il povero professore tedesco di qualche anno fa». «Fa sorridere amaro il fatto di vedere tante forze dell'ordine per un matto - affermano i gondolieri dello stazio Carbon - mentre in piazza San Marco non c'era nessuno per i fumogeni e la tentata rapina. Bisogna fermarlo: se passa una gondola mentre si butta verrebbe tagliato in due dal ferro, o peserebbe sulla coscienza di qualunque conducente di battello o di taxi».
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