IL RICORDO
MESTRE Si svolgeranno oggi, venerdì, alle 11 nella chiesa di San Vigilio a Zelarino i funerali di Carlo Colombo, l'imprenditore scomparso a 87 anni di età. Lascia la moglie Margot e tre figlie. La figura di Carlo Colombo non dovrà fare la fine di quei tanti imprenditori che protagonisti in epoche non più recenti della costruzione di Mestre sono stati dimenticati. Imprenditore d'avanguardia aveva legato il suo nome alla Ericcson quando, tra i primi nel territorio veneziano era in grado di gestire e programmare attività di grandi dimensioni per i sistemi computerizzati. Visionario al punto da unire la passione dell'industria con quella dell'arte (affiancato dalla sensibilità della moglie Margot, elegante pittrice) per anni aveva creato una stagione musicale per la città ospitando a Mestre giovani e promettenti musicisti. Fu anche tra i primi a collocare la sua azienda in un edificio all'inizio di via Torino quando la strada si allagava ad ogni acquazzone e lo spazio dell'Univeristà veniva occupato da circhi con elefanti, leoni e pagliacci. Nel sistema industriale fu a lungo reponsabile del terziario avanzato (quello che si ora direbbe azienda 4.0). Aprì a sistemi societari inauditi per gli anni '80 quando, pur di tenere i suoi migliori collaboratori, affidava loro parte del proprio pacchetto azionario. Fu uomo entusiasta, sperimentatore intraprendente. Perfino troppo avanti per una Mestre dove stavano diradandosi i fumi delle fabbriche ma dove ancora non si vedevano le prospettive del nuovo millennio. Per questo resta indimenticbaile.
A.F.
MESTRE Si svolgeranno oggi, venerdì, alle 11 nella chiesa di San Vigilio a Zelarino i funerali di Carlo Colombo, l'imprenditore scomparso a 87 anni di età. Lascia la moglie Margot e tre figlie. La figura di Carlo Colombo non dovrà fare la fine di quei tanti imprenditori che protagonisti in epoche non più recenti della costruzione di Mestre sono stati dimenticati. Imprenditore d'avanguardia aveva legato il suo nome alla Ericcson quando, tra i primi nel territorio veneziano era in grado di gestire e programmare attività di grandi dimensioni per i sistemi computerizzati. Visionario al punto da unire la passione dell'industria con quella dell'arte (affiancato dalla sensibilità della moglie Margot, elegante pittrice) per anni aveva creato una stagione musicale per la città ospitando a Mestre giovani e promettenti musicisti. Fu anche tra i primi a collocare la sua azienda in un edificio all'inizio di via Torino quando la strada si allagava ad ogni acquazzone e lo spazio dell'Univeristà veniva occupato da circhi con elefanti, leoni e pagliacci. Nel sistema industriale fu a lungo reponsabile del terziario avanzato (quello che si ora direbbe azienda 4.0). Aprì a sistemi societari inauditi per gli anni '80 quando, pur di tenere i suoi migliori collaboratori, affidava loro parte del proprio pacchetto azionario. Fu uomo entusiasta, sperimentatore intraprendente. Perfino troppo avanti per una Mestre dove stavano diradandosi i fumi delle fabbriche ma dove ancora non si vedevano le prospettive del nuovo millennio. Per questo resta indimenticbaile.
A.F.
