Il rabbino Bahbout: «Un comitato per proporre Venezia al Nobel per la pace»

Martedì 31 Maggio 2016
«Mi chiamo Scialom non a caso. Ed è per questo che lancio un segnale importante: Venezia, per il ruolo che ricopre nella storia, può essere "città di pace". Per questo ritengo che si possa lanciare una candidatura da sottoporre alla Fondazione Nobel di Stoccolma e costituire un Comitato ad hoc composto da veneziani e non veneziani».
Sono le parole del Rabbino capo di Venezia, Scialom Bahbout che ieri, a Palazzo Labia, prima del concerto organizzato da "Venice Beyond the Ghetto" per celebrare i 500 anni del quartiere ebraico ha rivolto alla città e al sindaco Luigi Brugnaro. «In passato il celebre rabbino Leon Da Modena - ha ricordato Bahbout - scrisse un libro "Historia de riti ebraici" nel quale raccontava ai non ebrei cosa fosse l'ebraismo. Ora proprio partendo dalle celebrazioni di questo Cinquecentenario può partire una nuova e importante proposta come quella di un Premio Nobel assegnato ad una città che, oggi come allora, è patrimonio universale».
Il programma di "Venice Beyond the Ghetto" ha previsto un concerto nella sala del Tiepolo a Palazzo Labia dal titolo "Venezia città della Pace" con il tenore Cristian Ricci e il pianista Sergio La Stella con musiche di Halevy, Chopin, Saint-Saens, Ravel, Puccini, Addinsell. Nel frattempo verrà lanciato anche il progetto "Il mio Ghetto", un videoconcorso per giovani sotto i 28 anni ed è stato organizzato con la collaborazione dell'Esu, l'ente studentesco universitario e avrà una diffusione soprattutto negli atenei oltre che nei social media e su internet e sarà dedicato ad ogni forma di discriminazione di genere sul tema "Qual è il tuo ghetto, come sei riuscito a superarlo?".
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci