IL PREMIO
È stata una lunghissima notte di festeggiamenti quella di Massimo Bottura a Bilbao, dove la sua Osteria Francescana di Modena è stata proclamata miglior ristorante al mondo dai 1040 giurati della World 50Best Restaurant. Com'era già accaduto nel 2016. «Non pensavo racconta di rivivere quelle emozioni. Invece Prima della cerimonia sentivo un'energia fortissima, quasi naturale, magica. Ma Dio sa la fatica di tutti questi anni». Lo chef modenese non è uno che si risparmia: ristoranti a Modena e Bologna, gli eventi in tutto il mondo, la Fondazione fondata con la moglie Lara (sempre al suo fianco), i sei Refettori nel mondo in cui offre piatti gourmet ai poveri riciclando gli scarti alimentari. «Poco prima della premiazione racconta Bottura - i ragazzi del Refettorio di Parigi mi hanno inviato una loro foto con un cartello Bon courage. Capite? Gente che non ha nemmeno un tetto sopra la testa, pensa a me».
Un altro messaggio che gli ha fatto particolarmente piacere è stato quello di Carlo Cracco. «Tu stai aiutando tutti noi», gli ha scritto. E anche Enrico Crippa, che ha conquistato la sedicesima posizione al mondo, abbracciandolo gli aveva detto: «Io ho sempre pregato perché tu tornassi numero uno. È fondamentale per noi, ci guadagniamo tutti». Calorosissimi gli abbracci anche degli altri due italiani nella top 50: Massimiliano Alajmo (23) e Niko Romito(36). Il padovano Alajmo, in particolare, sul sito Identità Golose ha commentato: «Ero preoccupato a vedere che non c'era nessun italiano dalla 51ma alla 100ma posizione: meriterebbero di entrarci legioni di nostri cuochi, non uno o due. Ma stasera è solo gioia. Le nostre istituzioni devono impegnarsi a raccontare la nostra storia e la nostra grandezza». E Lara Gilmore, gallerista newyorkese, moglie di Bottura, conferma: «Siamo tutti vincitori. E se riusciamo a trascinare gli altri siamo felici».
C.O.
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© RIPRODUZIONE RISERVATA È stata una lunghissima notte di festeggiamenti quella di Massimo Bottura a Bilbao, dove la sua Osteria Francescana di Modena è stata proclamata miglior ristorante al mondo dai 1040 giurati della World 50Best Restaurant. Com'era già accaduto nel 2016. «Non pensavo racconta di rivivere quelle emozioni. Invece Prima della cerimonia sentivo un'energia fortissima, quasi naturale, magica. Ma Dio sa la fatica di tutti questi anni». Lo chef modenese non è uno che si risparmia: ristoranti a Modena e Bologna, gli eventi in tutto il mondo, la Fondazione fondata con la moglie Lara (sempre al suo fianco), i sei Refettori nel mondo in cui offre piatti gourmet ai poveri riciclando gli scarti alimentari. «Poco prima della premiazione racconta Bottura - i ragazzi del Refettorio di Parigi mi hanno inviato una loro foto con un cartello Bon courage. Capite? Gente che non ha nemmeno un tetto sopra la testa, pensa a me».
Un altro messaggio che gli ha fatto particolarmente piacere è stato quello di Carlo Cracco. «Tu stai aiutando tutti noi», gli ha scritto. E anche Enrico Crippa, che ha conquistato la sedicesima posizione al mondo, abbracciandolo gli aveva detto: «Io ho sempre pregato perché tu tornassi numero uno. È fondamentale per noi, ci guadagniamo tutti». Calorosissimi gli abbracci anche degli altri due italiani nella top 50: Massimiliano Alajmo (23) e Niko Romito(36). Il padovano Alajmo, in particolare, sul sito Identità Golose ha commentato: «Ero preoccupato a vedere che non c'era nessun italiano dalla 51ma alla 100ma posizione: meriterebbero di entrarci legioni di nostri cuochi, non uno o due. Ma stasera è solo gioia. Le nostre istituzioni devono impegnarsi a raccontare la nostra storia e la nostra grandezza». E Lara Gilmore, gallerista newyorkese, moglie di Bottura, conferma: «Siamo tutti vincitori. E se riusciamo a trascinare gli altri siamo felici».
C.O.
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