Il piano che rischia di saltare prevede quattromila posti-auto "economici"

Mercoledì 27 Luglio 2016
Il Piano particolareggiato per il terminal T2 detta le linee di sviluppo di quei 17 ettari "cuscinetto" tra l'aeroporto, Tessera e la laguna, l'area che era stata acquistata dalla società Aeroterminal dei Poletti e che oggi è in mano al liquidatore fallimentare che la deve vendere. Il Protocollo d'intesa firmato dall'ex commissario prefettizio Zappalorto con Save ed Enac lo modifica un po' ma sostanzialmente prevede comunque che diventi una nuova porta di accesso a Venezia.
Rispetto al Piano originario del 2013 riduce a 4mila il numero di posti auto a disposizione dei cittadini, che pagherebbero quindi le stesse tariffe delle strisce blu e non il prezzo superiore dei parcheggi aeroportuali.
Poi c'è l'approdo per i vaporetti Actv diretti a Venezia e alle isole. Questo per rendere effettivo l'utilizzo dei posti auto per l'interscambio gomma-acqua, al servizio di residenti, lavoratori e turisti.
E, ancora, a ridosso del centro abitato di Tessera è stata progettata una collina per ridurre i rumori che provengono dall'aeroporto.
17 ettari sono come 25 campi da calcio, quindi posto ce n'è anche per servizi destinati al Marco Polo.
Solo che non sarebbero preponderanti ma mescolati con i nuovi negozi di vicinato previsti per i residenti e con gli uffici e una serie di altri servizi, anche di ristorazione, per i turisti. (e.t.)
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