Il gesuita: Cos'è, caro amico, il libero arbitrio?
Il libertino: Lasci stare

Venerdì 20 Aprile 2018
Il gesuita: Cos'è, caro amico, il libero arbitrio?
Il libertino: Lasci stare caro amico. Mi sono sempre tenuto alla larga dai teologi, specialmente se gesuiti.
Gesuita: Perché?
Libertino: Perché menano il can per l'aia, vogliono farci intendere quello che non intenderanno mai neanche loro. Sono, pur se geniali, capziosi, venditori di fumo, che spaccano il capello in quattro e non giungono a nessuna plausibile conclusione.
Gesuita: Quindi i nostri venerabili ragionamenti sarebbero inutili?
Libertino: Inutili per chi ragiona con la propria testa; inutili per i gonzi che abboccano ai loro arzigogolati ami.
Gesuita: Saremmo dunque degli impostori.
Libertino: L'ha detto lei.
Gesuita: La sapienza allora è appannaggio di chi?
Libertino: Certamente non vostra. Cosa sapete più di me?
Gesuita: I dogmi sono opera nostra: dalla consustanzialità all'infallibilità del pontefice.
Libertino: Anche di Alessandro VI, papa Borgia o del guerriero Giulio II o del sontuoso Leone X?
Gesuita: Vede che non conosce la storia? A proclamare l'infallibilità del vicario di Cristo fu Pio IX. L'ha letto il Sillabo?
Libertino: Cosa aspettate a metterlo all'Indice?
Gesuita: Lei crede in Dio?
Libertino: E lei?
Gesuita: Non faccia il gesuita.
Libertino: E cosa fanno i gesuiti?
Gesuita: A una domanda rispondono con un'altra domanda. Le ripeto: crede in Dio?
Libertino: Non in quello rivelato dalla vostra Chiesa. Quante fole sono uscite dalle Sacre Scritture.
Gesuita: Ma cosa dice. Lei merita la scomunica.
Libertino: Permette qualche domandina volterriana sul Vangelo?
Gesuita: Che domanda! Lo porto sempre con me. Lo so a memoria.
Libertino: Ma prima mi risponda: lo conosce Voltaire?
Gesuita: È stato allievo dei gesuiti, di cui ha poi detto peste e corna. Resta il nostro peggior nemico.
Libertino: Perché vi conosceva bene. L'ha letto il Dizionario filosofico?
Gesuita: Ma cosa c'entra il Dizionario filosofico?
Libertino: C'entra, c'entra. Sotto la voce: Cristianesimo, il padre dei lumi, che il Nuovo Testamento lo aveva ben chiosato, scriveva: «Gesù nacque sotto la legge mosaica, fu circonciso secondo tale legge, ne seguì tutti i precetti, ne celebrò tutte le feste, e si limitò a predicare cose che riguardano la morale. Non rivelò per nulla il mistero della sua incarnazione, non battezzò mai nessuno, non parlò mai dei Sacramenti, non istituì nessuna gerarchia ecclesiastica finché fu in vita. Non disse mai ai contemporanei di essere figlio di Dio, generato ab aeterno, consustanziale a Dio, e che lo Spirito Santo procedeva dal Padre e dal Figlio».
Gesuita: Lei ha divagato. Io le avevo chiesto chi è per lei Dio.
Libertino: È la Verità. Sarebbe ora che anche voi la conosceste e la divulgaste.
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