Il fascino di Rodin a Treviso

Sabato 20 Gennaio 2018
L'EVENTO
La mostra, la pinacoteca, e un tour dei musei della città. Treviso punta in alto con l'obiettivo di diventare punto di riferimento per il turismo culturale. Con Linea d'Ombra quest'anno si promuove il pacchetto Treviso, città candidata a capitale della cultura 2020.
«Abbiamo scelto di presentare tutto il cuore della città - spiega il curatore Marco Goldin - in una promenade artistica che è il frutto di un lavoro di carattere corale». Insieme a Santa Caterina, con la rinnovata pinacoteca (che avrà sede nella cosiddetta Manica Lunga), l'ala Foffano e la sala Barbisan completamente rigenerate. Ma il percorso artistico legato a Rodin prevede poi il museo Bailo ma anche il museo Diocesano la collezione Salce. La mostra aprirà il 24 febbraio e si concluderà il 3 giugno prossimo.
PERCORSO CITTADINO
«Ci è sembrata una mostra adatta a fare un lavoro sulla città di Treviso - ribadisce Goldin - non ci aspettiamo i numeri degli Impressionisti, anche perché l'esposizione è più breve. Qui arriverà un pubblico più selezionato. Così tutte le guide porteranno i gruppi che visitano Rodin a fare una visita ai tesori della pinacoteca. Poi intorno ai capolavori della scultura si struttura una proposta di percorso che avrà a protagonista la città». Sulla nuova pinacoteca riflette anche Giovanni Manildo, sindaco di Treviso. «Siamo arrivati a una disposizione organica che ha dato un'anima permanente alla Manica Lunga. Finalmente anche la Sala ipogea a degli standard non soltanto europei ma vorrei dire accettabili. Quello che Marco sta facendo la città è un bellissimo regalo». Infatti, oltre a Rodin, i visitatori troveranno le esposizioni dedicate a Arturo Martini e Gino Rossi al museo Bailo.
OMAGGIO ALLA FRANCIA
A Treviso andrà in scena una perfetta commistione tra le collezioni esistenti e i capolavori di Rodin: a salutare il visitatore nel chiostro grande si troverà il monumento a Victor Hugo mentre il chiostro piccolo vedrà esposto Jean D'Aire, uno dei nudi fondamentali del complesso dei Borghesi di Calais. Poi si sale attraverso la pinacoteca per scendere all'ala Foffano. Qui inizia la mostra vera e propria.
Nella prima vetrina è esposta la maschera dell' «Uomo con il naso rotto», la prima opera di un Rodin ventiquattrenne proposta e rifiutata al Salon del 1864. La seconda opera che si vedrà è il meraviglioso busto di Rodin realizzato da Camille Claudel. «Guarderemo l'artista in faccia» anticipa Goldin.
L'ALLESTIMENTO
La mostra alternerà vetrine e basi. Per preciso intendimento - afferma a Marco Goldin - abbiamo voluto cautelarci ed esporre tutte le opere di formato medio piccolo in vetrina. Per i grandi capolavori invece si useranno le basi». La prima scultura importante che si vedrà è La cattedrale. «Ti accolgo, mi prendo cura: è una cosa tipica della scultura -rileva infatti il curatore - abbiamo voluto porre quest'opera per dare una carezza metaforica a chi verrà a visitarci».
IL BACIO
La Sala Ipogea sarà interamente dominata dal Bacio, il pezzo più celebre nell'esposizione. Isolata al centro della sala Barbisan e illuminata con luci zenitali, attrarrà inevitabilmente il visitatore. Ma intorno a questa scultura altre meraviglie: dal Pensatore, al Pensiero (il volto di Camille Claudel tra i pezzi preferiti da Marco Goldin in mostra) ma anche la testa monumentale di Balzac. La sala poi una zona di silenzio riservata ai marmi: saranno posti a rombo e sono le opere degli ultimi anni dell'attività di Auguste Rodin. 50 sculture, 23 opere su carta, un quadro di Munch e un quadro di Monet: 75 in tutto le opere in mostra. Grazie ad un accordo con Abscondita, infine, la casa editrice che ha prodotto la piccola biografia di Rodin scritta da Rilke nel 1902, si avrà un'edizione in esclusiva per il pubblico della mostra di Treviso con introduzione a cura di Marco Goldin. La pinacoteca sarà inaugurata il 19 febbraio: poi il 22 la vernice per la stampa e le scuole della mostra, e il 23 l'apertura al pubblico.
LE TAPPE DI AVVICINAMENTO
«Siamo perfetti rispetto al cronoprogramma - anticipa l'assessore alla cultura Luciano Franchin- la posa dei pavimenti è iniziata ieri. Consegneremo tutto in anticipo rispetto ai tempi. Il 1 febbraio è attesa la visita di accertamento degli Ispettori dei musei francesi per controllare i lughi in cui verranno ospitati i capolavori e, ottenuto il nulla osta, dal 13 febbraio- principalmente da Barcellona e New York- arriveranno le opere.
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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