IL COMMENTO
La rinascita del Rossini serio è storia recente. Un tempo circolava

Mercoledì 26 Settembre 2018
IL COMMENTO
La rinascita del Rossini serio è storia recente. Un tempo circolava soltanto il Rossini comico, mentre la conoscenza dell'opera seria era limitata al Guglielmo Tell. In realtà la tradizione esecutiva del melodramma romantico continuava a dominare anche nel Novecento. È indicativa la preminenza, fino a oltre la metà del secolo scorso, dell'interesse per il canto spianato e per la declamazione drammatica, ove avevano ben poco spazio lo stile ornamentale e le acrobazie vocalistiche. Certo sopravviveva Mozart, ma gran parte del repertorio belcantistico, da Handel a Rossini, era ignorato. Persino il primo Verdi, quello del cosiddetto soprano drammatico di agilità, stentava a rientrare il repertorio.
La riappropriazione delle modalità belcantistiche fu promossa dapprima in area anglo-americana grazie allo studio di tecniche risalenti all'età barocca. In Italia si approfondì il nuovo stile con un ventennio di ritardo rispetto ad alcune scuole straniere. La conoscenza delle prassi esecutive antiche, soprattutto dal 700 al primo 800, determinò una svolta radicale anche sul piano del gusto. Le fantasmagorie vocali e la tendenza teatrale all'astrazione, che irritavano ancora Massimo Mila, il tutore della verità drammatica, cominciarono a essere apprezzate sul piano critico da Luigi Rognoni e da Fedele d'Amico e sul piano esecutivo dal Rossini Opera Festival di Pesaro. Fu una rivoluzione interpretativa sensazionale che toccò Handel, e dintorni, e Rossini fino agli aspetti rossiniani di Bellini e Donizetti. Tornarono alla luce a Pesaro La donna del lago e Bianca e Falliero, il Mosè in Egitto e il Maometto II, Otello e Ermione. Il viaggio a Reims, sapientemente ricostruito, fu riscoperto, con uno spettacolo storico, da Abbado e Ronconi. La Semiramide incarna l'apogeo del belcantismo rossiniano e conclude nel 1823 l'attività italiana del compositore prima del suo trasferimento a Parigi. È l'opera più sontuosamente retrospettiva di Rossini, che la scrisse per la Fenice ove verrà ripresa a ottobre.
Mario Messinis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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