Non taglia come un normale bisturi, ma scioglie i tessuti molli fino a eliminarli. È la nuova frontiera della chirurgia in Otorinolaringoiatria all'Ospedale dell'Angelo, che con questa tecnica affronta un ampio spettro di interventi: dall'eliminazione delle tonsille, ai turbinati e la laringe fino ad alcuni tumori. Lo strumento impiegato in gergo si chiama coblator ed è un dispositivo che sulla sua punta sviluppa una temperatura tra i 50 e i 70 gradi e una radiofrequenza in grado di portare via le parti interessate per abrasione. «In questo modo si garantiscono numerosi vantaggi al paziente: un'operazione più rapida, meno dolore, un sanguinamento più contenuto e una convalescenza più veloce», spiega Roberto Spinato che per due anni è stato primario e dopo il pensionamento l'Asl ha confermato come volontario per altri 12 mesi in scadenza il 30 aprile, sfruttando una possibilità prevista dalla legge (poi partirà il bando per il nuovo incarico e già sono in corso le grandi manovre). Per la sua versatilità il coblator viene adoperato anche contro le patologiche oncologiche, quando il tumore non è sufficientemente esposto per intervenire con un'altra tecnica. Ieri, l'équipe di Orl in collaborazione con l'unità operativa di Anestesia, ha mostrato in video collegamento diretto con la sala blu nella hall dell'ospedale sei interventi dimostrativi agli specialisti giunti per un seminario europeo a cui hanno partecipato cattedratici di fama come Alessandro Martini dell'Università di Padova, Agostino Serra di Catania e Giancarlo Tirelli di Trieste. (a.spe.)
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".