«I turisti dovranno portarsi via i rifiuti»

Mercoledì 22 Marzo 2017
«I turisti dovranno portarsi via i rifiuti»
I cestini per l'immondizia a Venezia non bastano mai, anche se il Comune sostiene che ce ne sia un numero doppio rapportato ai residenti rispetto a Berlino e comunque maggiore rispetto a Londra e Parigi, che pure sono città con un grande afflusso turistico.
Per l'amministrazione comunale è arrivata l'ora di istruire i visitatori a tenere con sì bottigliette in plastica e contenitori come già accede nei sentieri e nelle aree di sosta in montagna. L'idea è uscita ieri nel corso della commissione Ambiente dall'assessore Massimiliano De Martin e dalla sua dirigente Cristiana Scarpa mentre si discutevano due interpellanze di Monica Sambo (Pd) sull'abbandono di rifiuti in acqua. In precedenza la stessa opinione era stata espressa dalla presidente dell'Istituto della Pietà, Maria Laura Faccini, con un intervento proprio su queste pagine.
«In città - ha spiegato De Martin - ci sono 870 cestini, la maggior parte dei quali viene svuotata 3-4 volte al giorno. In pratica sono circa 2mila sacchetti che quotidianamente vengono cambiati. Di più al momento non è possibile fare sia per i maggiori costi che Veritas ci metterebbe in conto, sia perché non sarebbe possibile far restare più barche ferme nei canali».
Dopo aver detto che personalmente ridurrebbe anche il numero dei cestini, almeno nelle aree monumentali, De Martin ha fatto presente che servirebbe un'opera diffusa di comunicazione e spiegazione.
«Meglio fare attività preventiva - ha detto - perché chi frequenta la montagna sa che è possibile tenere con sè la spazzatura e riportarla indietro fino a determinati punti di raccolta dove sia possibili anche differenziare. I primi operatori che mi vengono in mente sono le guide turistiche autorizzate e le compagnie di crociera, che spesso forniscono i loro passeggeri con il cestino del pranzo, che poi inevitabilmente viene lasciato in città. Dobbiamo sforzarci di migliorare la qualità degli ospiti che vengono a Venezia».
In merito ai rifiuti galleggianti, De Martin ha illustrato i numeri di una recente ricerca svolta nei canali veneziani, che ha dato almeno in percentuale un'idea della loro composizione.
«La plastica rappresenta tra l'80 e l'85 per cento dei rifiuti galleggianti - ha detto -e la categoria più frequente è quella degli imballaggi e delle bottigliette, seguita dal vetro con un 7 per cento».
È stato anche chiarito che la barca che pulisce i rii funziona durante la bella stagione con uscite il martedì e il sabato tra le 8 e le 14, raccogliendo immondizia galleggiante in canal Grande per alcuni mesi l'anno i non abbandonare immondizia.
Anche la situazione delle deiezioni canine, cattiva e poco salutare abitudine diffusa tra diversi padroni in città, è stata affrontata. La consigliera della Lega Silvana Tosi ha proposto l'istituzione di alcune aree riservate e attrezzate con sacchetti per la raccolta.
Infine, Piero Pellegrini (lista fucsia) ha manifestato la necessità di insegnare anche con le sanzioni.
«A breve - ha concluso l'assessore - entreranno in servizio quattro nuovi ispettori ambientali, che andranno a rafforzare l'organico degli addetti preposti ai controlli sull'abbandono dei rifiuti e di sporco per strada con sanzioni anche molto elevate».
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