I simbolici riferimenti ideativi dai quali prende forma il complesso mondo immaginativo

Giovedì 21 Settembre 2017
I simbolici riferimenti ideativi dai quali prende forma il complesso mondo immaginativo di Joe Tilson sono con tutta evidenza quelli della storia e della memoria.
Attingendo a volte a diversi terreni culturali quali la filosofia e la mitologia e, in molti casi, anche alle le grandi civiltà del passato.
Negli ultimi tempi, forse perché ci vive una parte dell'anno, la sua opera pare letteralmente derivare dalle architetture e dalle decorazioni di Venezia, realizzando un vasto ciclo di lavori non a caso titolati Post Cards from Venice.
Non bisogna dimenticare a questo proposito che Tilson ha fatto parte negli anni Sessanta dello storico gruppo della Pop Art inglese che utilizzava con disinvoltura molti elementi della cultura popolare quali i fumetti, le fictions e le prime pagine dei tabloids.
Tilson utilizza a volte perfino iscrizioni greche o forme mitiche come lo Ziggurat, oppure elementi fortemente simbolici come l'uva, la spiga e il melograno, declinandoli sempre, tuttavia, negli irriverenti modi formali della Pop Art.
In questa prospettiva è utile notare che uno degli aspetti più sorprendenti del fare arte di Joe Tilson è forse la sua straordinaria capacità di volgere a proprio vantaggio ogni materiale e qualsiasi procedimento tecnico.
La pittura e la scultura, il disegno e la grafica, cioè tutti i modi dell'espressività artistica - e i materiali quali la tela e la carta, il vetro, il legno e la ceramica - sembrano rispondere compiutamente alle esigenze della sua cifra formale e alla manifestazione del suo originale e caratterizzato mondo immaginativo.
E appare allora evidente che nella sua opera non esiste alcuna gerarchia di valori in relazione ai linguaggi e ai materiali impiegati.
Conta infine rimarcare il valore della sua personale strategia espressiva che si serve con assoluta libertà di ogni riferimento ideativo e di qualsiasi opportunità tecnica per giungere a manifestare una personale e poetica architettura formale.
In un'altra occasione è stato detto che la figura di Joe Tilson appare per certi versi quella di un solitario eroe goethiano teso alla ricerca della conoscenza di sé e del mistero dell'arte e della vita.
Vivendo pienamente l'inquieta ed ansiosa condizione dell'artista contemporaneo che sa bene che le grandi opere del passato non consentono più un utile confronto perché, come qualcuno ha già scritto,hanno ormai smesso di dire e si limitano soltanto ad essere.
Armato dunque di un linguaggio che è ormai distanziato da ogni intenzione descrittiva e rappresentativa.
Un artista che sa però altrettanto bene che è solo all'interno di tale difficile condizione esistenziale che egli può riuscire a manifestare il suo personale ed irrinunciabile sogno dell'arte.
Come con evidenza Tilson riesce a fare clamorosamente.
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