I residenti: «Stop a nuovi plateatici»

Mercoledì 31 Agosto 2016
Stop ai plateatici. Il no alla creazione di nuovi spazi per gli esercizi commerciali parte dal comitato di residenti di Sant'Angelo, che si scaglia contro la possibile decisione del Comune di introdurre un nuovo plateatico in campo. «Riteniamo - spiega Leo Schubert, segretario del comitato Campo Sant'Angelo - che l'aumento anziché la riduzione delle superfici pubbliche date in gestione a privati, con tutti i noti problemi che ne derivano (inquinamento acustico, deturpamento visivo ecc.), sia contrario alla buona gestione della città e che i canoni pagati dai ristoranti siano bassi se confrontati al plusvalore generato».
Ma il fatto assume i contorni del quasi assurdo, dato che proprio l'associazione di cittadini avrebbe scoperto una duplice visione sul tema da parte del Comune: «Abbiamo diffidato il Comune - prosegue Schubert - perché da un lato pare intenzionato a concedere il plateatico, ma la stessa amministrazione ha accertato una serie di abusi nel ristorante sia sul camino dei fumi che sulla pavimentazione, creando danni anche a chi viva in prossimità. Con una mano è d'accordo e con l'altra no? Venerdì potrebbe già avvenire l'approvazione, durante la conferenza di servizi dedicata ai pianini». È per questo che i cittadini si sono mossi, in quanto, spiegano i residenti: «Il ristorante è privo dei titoli edilizi ed è impegnato in un ricorso al Tar, ma intanto infastidisce i vicini con odori nauseabondi e altri abusi». E così l'invito al Comune è chiaro: «Non creare con nuovi plateatici difficoltà dove non ci siano - prosegue Schubert - ma concentrarsi a risolvere i numerosi problemi che si sono creati negli ultimi anni col forte dilagarsi dei plateatici, dando ascolto ai numerosi comitati cittadini che si sono formati».
La volontà è quella di mettere al riparo uno dei campi veneziani da altri esercizi commerciali, preservando la residenza, come spiega la lettera di diffida: «Qui si possono ancora svolgere importanti riti sociali (ritrovo dei residenti, sosta all'ombra degli anziani e luogo per giochi dei bambini) e i turisti possono sperimentare una Venezia non ancora ridotta a mero spettacolo di turismo di massa. Si invita l'amministrazione a dimostrare con i fatti che la pianificazione possa esser fatta nel rispetto dell'interesse pubblico».
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