I costi coperti con gli sponsor

Venerdì 21 Aprile 2017
«La terza colonna marciana è la punta di un iceberg. Indubbiamente fare luce sulla sua esistenza o meno è importante. Ma non quanto l'accertamento di cosa c'è sotto piazzetta San Marco a una profondità superiore i due metri e mezzo».
A chiarire il senso compiuto del progetto Aurora e a illustrarlo ieri all'assessore ai Lavori pubblici, Francesca Zaccariotto, è stato l'ideatore e coordinatore dello stesso, Roberto Padoan. Nell'ambito di un incontro a Ca' Farsetti esteso al consigliere comunale Maurizio Crovato, allo staff tecnico dell'assessore e a nove persone rappresentative i vari aspetti connessi all'analisi scientifico-archeologica e scientifico-geofisica dell'area, illustrate da Padoan e dai suoi collaboratori le caratteristiche della tomografia elettrica, sistema già impiegato sul ponte della Ferrovia e due alberghi veneziani, e che a breve troverà duplice applicazione sui masegni della piazzetta e sullo specchio acqueo davanti al molo di San Marco.
Già ottenuto il via libera dalla Soprintendenza e quello del sindaco Luigi Brugnaro, il progetto di Save Innovation dovrebbe partire alla fine di maggio, una volta affinato l'accordo con i gondolieri per l'apposizione dei cavi lungo percorsi acquei predefiniti e dopo una riunione con la Polizia municipale su tutti gli aspetti legati al cantiere a terra, ai pannelli esplicativi e alla circolazione pedonale. I rilievi, infatti, si effettueranno prevalentemente di notte, ma ne sono previsti anche di giorno. E il tutto si svolgerà nei mesi estivi eccetto agosto, per non incappare nella bassa o alta marea. «I costi saranno coperti totalmente da sponsor: il Comune non sborserà un centesimo ha precisato Padoan Tra le nostre aspirazioni, c'è la successiva estensione del progetto all'area compresa tra Palazzo Ducale e la Basilica di San Marco». Da parte sua, l'assessore Zaccariotto ha definito utilissima la mappatura a varie profondità della zona, rendendosi disponibile per facilitazioni a qualsiasi livello. Mentre Marco Bortoletto, che insieme a Luigi Fozzati si occuperà della parte archeologica, ha precisato che l'operazione «consentiràdi fare definitiva chiarezza sulla rete di sottoservizi, già studiata tra il 1993 e il 1996, e appurare cosa c'è sotto le cinque pavimentazioni rilevate in precedenza. Non meno interessante, sarebbe fare lo stesso in piazza San Marco: per accertare l'esatta collocazione della chiesa di San Geminiano e per capire dove sorgeva quella di San Teodoro».
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