I classici della lirica nel nome di Chung

Mercoledì 21 Novembre 2018
IL PROGRAMMA
La Fenice tocca il record di 339 recite in un anno. Toccherà a Myung-Whun Chung, nell'ormai decennale collaborazione con il teatro veneziano, inaugurare domani la Stagione Lirica e Balletto della Fondazione Teatro La Fenice dirigendo, per la prima volta, il Macbeth di Giuseppe Verdi. Il melodramma, costruito sull'opera di Shakespeare, sarà presentato in un nuovo allestimento con la regia di Damiano Michieletto e le scene di Paolo Fantin. «Macbeth parla ai pubblici di tutti i tempi spiega Chung protagoniste sono due persone che vogliono dominare: figure come queste, accecate dalla volontà di potere, costituiscono in ogni epoca un grande pericolo per l'umanità». Dopo Macbeth, l'altro titolo verdiano diretto da Chung sarà Otello, riproposto nell'allestimento firmato da Francesco Micheli. Il maestro coereano inaugura quindi entrambe le stagioni, quella Lirica e quella Sinfonica, oltre a dirigere la sedicesima edizione del Concerto di Capodanno e tre concerti del cartellone sinfonico che prevedono l'esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, della Seconda Sinfonia Resurrezione di Gustav Mahler e della Quarta Sinfonia di Johannes Brahms.
Una stagione, quella che prende avvio domani, che privilegia i grandi autori della storia dell'opera: ecco Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Antonio Vivaldi e Wolfgang Amadeus Mozart, toccando anche Sergej Prokof'ev, Jules Massenet, Gioachino Rossini e Tomaso Albinoni, per arrivare a Salvatore Sciarrino. Tornerà, inoltre, dopo 35 anni di assenza dalla Fenice, Aida nello storico allestimento di Mauro Bolognini. Mentre sarà nuovo l'allestimento di Dorilla in Tempe di Antonio Vivaldi, che s'inserisce in un percorso di riscoperta della produzione lirica del Prete Rosso. Si può parlare invece di un'officina di regia per i due titoli mozartiani: Il sogno di Scipione, realizzato con l'Accademia di Belle Arti di Venezia, e Il re pastore. Un excursus sul compositore veneziano Tomaso Albinoni permetterà di conoscere due perle del suo repertorio: l'opera La Statira e l'intermezzo Pimpinone, produzioni del progetto Opera Giovani realizzato con il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. E poi la stagione prevede il nuovo allestimento dell'Italiana in Algeri di Gioachino Rossini, di Werther di Jules Massenet e, saltando al contemporaneo, di Luci mie traditrici di Salvatore Sciarrino. Infine, per l'anniversario pucciniano, Turandot sarà in scena nell'ambito dell'ormai storica collaborazione con la Biennale Arte.
Per quanto riguarda il balletto, in periodo prenatalizio, Les Ballets de Monte-Carlo interpreterà Romeo e Giulietta nella versione del coreografo Jean-Christophe Maillot su musica su Prokof'ev. Il cartellone prosegue con Don Giovanni di Damiano Michieletto, La Traviata firmata da Robert Carsen, Tosca con la regia di Serena Sinigaglia, Il barbiere di Siviglia di Bepi Morassi, Madama Butterfly con le scene e i costumi di Mariko Mori progetto speciale della Biennale Arte 2013 e la farsa rossiniana La scala di seta con la regia di Bepi Morassi.
r.ian
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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