I cellulari per contare i turisti

Giovedì 25 Maggio 2017
Non solo sensori rete wifi, più telecamere e fotocamere per misurare l'affollamento su aree come il ponte di Calatrava, la Stazione ferroviaria, Strada Nuova e piazza San Marco e dintorni, ma nuove piattaforme tecnologiche messe a punto da Tim, per seguire in giro per la città e in tempo reale i cellulari come le leggendarie mollichine seminate da Pollicino.
Il nuovo sistema di rilevazione, messo a punto dal professore Armando Bazzani dell'Università di Bologna in collaborazione con Tim e presentato ieri dal Corila all'Istituto veneto di scienze, lettere e arti, presenta come elementi di novità «l'affidabilità e la precisione delle informazioni raccolte, consentendo di capire quante persone ci sono a Venezia ora per ora e la loro collocazione», ha spiegato il direttore del Corila, Pierpaolo Campostrini. Che, nel suo intervento di presentazione dei risultati dell'esperimento sui flussi pedonali nella città storica, ha aggiunto che «non si può gestire quello che non si può misurare». E che «Venezia è il laboratorio ideale per questo tipo di analisi, essendo stata eletta a caso-studio dal ministero dei Beni culturali», e il sistema «potrebbe avere una sua estensione su base metropolitana».
La combinazione di rilevazioni pensata da Bazzani ha trovato la sua prima applicazione pratica durante il Carnevale e poco dopo, il 26 febbraio e il 3 marzo, con risultati basati su un campione di visitatori, pendolari e residenti pari al 3%. Stimando nel primo caso la presenza massima in città di circa 120mila persone, e nel secondo di 85mila tra mezzogiorno e le 16. E confermando, non solo in occasione di grandi eventi, l'utilizzo preferenziale di Strada Nuova per il raggiungimento di Rialto e piazza San Marco, considerate entrambe aree a forte criticità. E con variazioni grafiche significative in occasione di appuntamenti come il Volo dell'Aquila, seguito da 12-15mila spettatori. Rispetto alla circolazione pedonale, invece, i vaporetti risultano sotto utilizzati: «Probabilmente per il loro costo» ha detto Bazzani. «Non si pensi che queste rilevazioni mai fatte prima rappresentino la scoperta dell'acqua calda ha concluso Campostrini Innanzitutto, il meccanismo va valutato anche in base alle sue applicazioni future, al suo affinamento (ad esempio separando i cellulari dei residenti da quelli dei non residenti) e su più vasta scala. In secondo luogo consente di distinguere la realtà dalla percezione, che in simili circostanze porta facilmente fuori strada».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci