(vmc) In un incontro organizzato insieme a Cma Cgm, compagnia armatoriale leader a livello di traffici globali, il Porto di Venezia si propone all'Università Ca' Foscari in quanto terminale occidentale della nuova Via della Seta. All'origine della giornata, la presentazione del servizio diretto container del gruppo fondato nel 1978 a Marsiglia, che connette direttamente Venezia all'Estremo oriente. E le opportunità che si aprono sia per lo scalo veneziano sia per il suo retroporto. Come ad esempio il business della frutta fresca, che da settembre vedrà giungere dall'Indonesia 130 container di ananas. La Via della Seta la stiamo già praticando con una grande nave oceanica tanto nell'import quanto nell'export ha detto il presidente dell'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico settentrionale, Pino Musolino Venezia è il terminale naturale di questa rotta, perché la geografia è geografia e non si può cambiare: a capirlo per primi sono stati i cinesi, facendo tesoro della lezione dei loro e dei nostri antenati. E nemmeno è da sottovalutare che lo sviluppo del Porto veneziano non potrebbe essere più in linea con le nuove idee di economia e globalizzazione. Il mercato internazionale sa riconoscere l'enorme potenzialità di questo perno della rete logistica regionale, fondamentale anche per le sue possibilità di collegamento fino all'Europa del Nord ha aggiunto l'assessore regionale alla Mobilità, Elisa De Berti Questo è un momento storico irripetibile per ridare slancio alla portualità italiana e fare di Venezia la porta sul mondo del Nordest. E al tempo stesso, per rilanciare Porto Marghera in chiave green e portocentrica.
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".