Giovedì la delibera va in Consiglio Si tratta fino all'ultimo per gli spazi

Martedì 17 Gennaio 2017
Giovedì la delibera va in Consiglio Si tratta fino all'ultimo per gli spazi
A suon di veti incrociati, le associazioni di categoria veneziane stanno portando a casa il loro obiettivo: attenuare nel modo più forte possibile il volere della Soprintendenza. La quale voleva (e vuole) le parti più importanti della città libere dal commercio ambulante e dai tavolini. La delibera che giovedì arriverà in Consiglio comunale sarà l'ultima della serie dei cosiddetti Pianini che disciplina zone come riva degli Schiavoni, fondamenta degli Scalzi, Lista di Spagna e San Geremia. In questi quattro mesi in cui l'assessore Renato Boraso ne ha portato avanti l'approvazione, i rappresentanti di categoria hanno dovuto sì digerire molti rospi, fatti di spostamenti di attività, ridimensionamenti degli spazi pubblici a disposizione e addirittura di demolizioni di strutture che esistono da decenni. Alla fine, però, hanno ottenuto non chiusure, ma spostamenti e rettificazioni di spazi dalla forma irregolare. Questo risultato ha dimostrato come le associazioni di categoria (albergatori, commercianti, esercenti, motoscafisti) abbiano avuto la meglio sulle intenzioni della Soprintendenza (leggasi Stato), che avrebbe voluto una città senza banchetti e con plateatici al minimo.
Un tale epilogo farebbe pensare a un fronte compatto, invece la commissione di ieri, in un clima di tutti contro tutti ha evidenziato personalismi, rivalità e veti incrociati.
Gli ambulanti del Goia, con il loro presidente Damiano La Rocca si sono calmati quando Boraso ha annunciato che avrebbe stralciato dal Pianino di Lista di Spagna la questione delle 12 postazioni di Rio terà Sabbioni. A quel punto, però, Claudio Scarpa (direttore dell'Ava) ha chiesto che anche il plateatico dell'hotel Continental, del presidente Ava Vittorio Bonacini, venisse stralciato, trovando supporto proprio nel Goia. Scarpa, poi si è lanciato contro l'Aepe (rappresentata dal direttore Ernesto Pancin, che non è stato direttamente nominato) per lo spostamento di due banchetti che si trovano davanti a un albergo. Spostamento non concordato in Conferenza dei servizi del 29 dicembre. La difesa ad oltranza dei plateatici dei suoi associati, ottenendone anche di nuovi, non ha portato nuove amicizie a Pancin, che dall'altra parte esortava il Comune a fare al più presto i bandi per le attività su suolo pubblico previste dalla direttiva Bolkestein. Roberto Magliocco (presidente di Ascom Confcommercio) a sua volta ha denunciato che lo spostamento di attività da Lista di Spagna porterà molti danni mentre «l'edicola, che non vende neanche un giornale» continua a non subire ritocchi. Magliocco ha anche chiesto che il plateatico non sia dato solo ai pubblici esercizi ma possa essere anche una prerogativa del commercio, magari su valutazione, e chiesto di portare da 9 a 10 le postazioni da turnare (su un totale di 13) in riva della Paglia.
A quel punto è insorto Gerardo Esposito, presidente dei pittori, il quale ha denunciato abusi sul posizionamento dei banchetti alla Paglia: «i tre di fronte alle prigioni non dovrebbero esserci». Giuliano Folin, per la Serenissima motoscafi, ha annunciato che spostando in riva il banchetto per la prenotazione dei giri nelle isole sito oggi alla fine della calle degli Albanesi, provocherà un intasamento del pontile Actv. «Tutta la gente in attesa di salire in motoscafo, che si ripara dal sole e dalla pioggia sottole Prigioni finirà per intasare l'imbarcadero».
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