Gambero rosso due cantine stellate

Mercoledì 19 Dicembre 2018
ENOLOGIA
Il Veneto del vino aggiunge altre Due Stelle della guida del Gambero Rosso al suo blasone, che significa essere entrati per 20 volte nel novero dei vini premiati con i Tre Bicchieri, massimo riconoscimento della guida ai migliori vini d'Italia. A conquistarle, due piccole cantine, espressione di quella vitivinicoltura famigliare ma altamente specializzata che ha fatto grande il Veneto vitivinicolo nel mondo: la Serafini&Vidotto' di Nervesa della Battaglia (Treviso) e la Ca' Rugate di Montecchia di Crosara (Verona).
GLI UVAGGI
Entrambe con vigneti in zone difficili quanto belle, colline dove l'alta pendenza rende la viticoltura eroica, entrambe votate ad uvaggi poco blasonati come la doc Montello Colli-Asolani da cui nasce il Rosso dell'Abbazia 2015 con cui Francesco Serafini e Antonello Vidotto hanno conquistato il loro 20° Tre Bicchieri; o il Soave Classico da uva Garganega del Monte Alto 2016 di Ca' Rugate guidata da Michele Tessari, enologo, che non ancora quarantenne ha preso in mano l'azienda di famiglia. Due new entry nell'albo d'oro del Gambero Rosso che si aggiungono ad eccellenze del Veneto enologico come Allegrini, quest'anno al 34° Tre Bicchieri conquistato però con il nobile Amarone della Valpolicella, e la Pieropan di Soave, l'azienda del grande Leonildo scomparso ad aprile e oggi guidata dai due figli, che ha conquistato il 24° Tre Bicchieri con il suo Soave Calvarino 2015, premiato anche come miglior vino bianco al mondo (e sesto miglior vino del mondo) nella Top 100 di Wine Entusiast 2018.
«È una grande emozione ed un riconoscimento importante che va a tutti i collaboratori che in questi anni hanno accompagnato l'azienda in un percorso di crescita che culmina ora con questo traguardo - dice Tessari -. Un motivo di orgoglio e soddisfazione che ora ci sprona a fare ancora meglio». «Per noi è un anno da incorniciare, perché il secondo Stellone del Gambero ci arriva assieme a tanti altri riconoscimenti. Praticamente ci hanno premiato tutte le guide a cui abbiamo dato i nostri vini, quelle che riteniamo serie e valide - afferma Francesco Serafini -. Il Rosso dell'Abbazia è sempre premiato dal 1993 e rappresenta la nostra idea di viticoltura».
Massimo Rossignati
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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