Fossalta, al via l'esame dei rifiuti

Martedì 19 Marzo 2019
Fossalta, al via l'esame dei rifiuti
IL CASO
Tutto pronto per l'esame dei rifiuti nel capannone trasformato in discarica abusiva a Fossalta. Il Comune attende il nullaosta dalla Procura di Venezia per poter tornare con gli ispettori di Veritas nel grande deposito di via Delle Industrie.
I TEMPI
L'immobile era stato posto sotto sequestro nel novembre scorso, a seguito dell'indagine del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Milano. Arpav e Veritas hanno spedito al Comune il piano concordato per la raccolta dei campioni tra i 10mila metri cubi di rifiuti e le successive analisi in laboratorio. Serve, infatti, capire di che tipo di rifiuti si tratta, a seguito del sopralluogo di carattere solo ricognitivo avvenuto lo scorso 25 febbraio. Il procedimento prevede tre giorni di campionamenti di Veritas: domani, giovedì 21 e venerdì 22 marzo. Se autorizzati, i campionamenti consentiranno di prelevare varie tipologie di immondizie. L'esito delle analisi, sempre a cura di Veritas, è atteso nell'arco di un mese.
Dopo il primo sopralluogo, la relazione riporta la presenza di rifiuti solidi confezionati in balle di circa un metro cubo. «In prevalenza si legge nel documento - si tratta di plastiche, gomme e materiali polimerici anche espansi e in misura minore da tessuti, legno, carta e cartone, metalli. Sembra si tratti di scarti di attività industriali e artigianali, di imballaggi in plastica assimilabili. In misura minore di rifiuti da demolizione, da attività agricole e florovivaistiche. Sono presenti anche materiali friabili, all'apparenza costituiti da fanghi o morchie industriali essiccate. Non sono stati rilevati odori di sostanze chimiche come solventi, idrocarburi, oli minerali. Visivamente non è stata riscontrata presenza significativa di materiali organici».
IL SINDACO
«Le balle verranno aperte, classificate e fotografate spiega il sindaco Massimo Sensini l'operazione sarà compiuta in base ad una procedura ben precisa». Dal punto di vista legale si attente anche la nomina di un nuovo custode giudiziario del capannone. Il precedente custode Giovanni Girotto, 66enne di Roncade, era stato infatti sottoposto agli arresti domiciliari, coinvolto nell'inchiesta nazionale della Direzione distrettuale antimafia di Milano. Gli investigatori hanno individuato capannoni affittati dagli indagati, anche servendosi di teste di legno a Fossalta, a Meleti (Lodi) e San Massimo (Verona). Sarebbero in totale 37mila le tonnellate di rifiuti smaltiti illegalmente dal gruppo criminale scoperto con l'indagine Velenum.
Il Comune di Fossalta potrebbe costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario. «Stiamo verificando questa possibilità con l'avvocatura della Città metropolitana convenzionata con il Comune continua Sensini in ogni caso confidiamo che ai responsabili si possano addebitare i costi di smaltimento».
Davide De Bortoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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