Fontego, impresa da 500 posti di lavoro

Giovedì 29 Settembre 2016 di L'85 per cento dei dipendenti a tempo indeterminato ha meno di 35 anni, il 70 per cento sono donne
L'ingresso è già un colpo d'occhio. Basterà mettersi al centro dell'atrio, vicino alla vera da pozzo e alzare gli occhi al cielo. Il gioco di luci, la predominanza del rosso veneziano, i marmi, il gioco dell'acqua che giunge dalla porta d'acqua, vi faranno capire che il Fontego dei Tedeschi, rimodellato e restaurato secondo il progetto dello Studio Oma e Rem Koohlaas, è tornato alla sua destinazione originale, grazie anche agli allestimenti del designer americano Jamie Fobert. Oggi, alle 19.30, l'inaugurazione ufficiale con lo stato maggiore di Dfs Group; domani l'esclusivo Shopping Day per i clienti Vip e infine sabato l'apertura ufficiale al pubblico dalle 9.30.
E sarà certo, un tuffo nel lusso, ma come grande centro commerciale sarà anche luogo di ritrovo per uno spuntino e un caffè, grazie alla caffetteria-bar targata Quadri dei fratelli Alaimo e arredata da Philippe Starck, e all'infinito di negozi che si apriranno agli occhi dei clienti, dei visitatori e... dei detrattori, anche quelli che negli anni, come Italia Nostra, che avevano presentato due ricorsi al Tar contro la trasformazione dell'edificio in centro commerciale e altri che avevano contestato l'allora giunta Orsoni e la richiesta del Comune che nell'operazione pretendeva la fruibilità pubblica dell'edificio. Prova per credere, magari facendosi accompagnare da un personal shopper, uno dei 500 addetti, (85 per cento dei lavoratori ha meno di 35 anni, tutti assunti a tempo indeterminato; 70 per cento sono donne, tutti provenienti da un bacino che unisce le province di Venezia, Treviso e Padova). E al piano terra ci sarà l'area della gastronomia, dei vini e dei liquori. Con una gamma veramente infinità di marche, con prezzi accessibili da 19 euro fino al 2500 per una bottiglia di Sassicaia. Tutti prodotti italiani con marche senz'altro per gourmet e di alta gamma. Vicino ci sarà spazio per gli articoli da regalo. E qui prevalgono nettamente le aziende veneziane sotto l'egida della Confartigianato. E poi si sale ai piani, per la gioia di vedere il Fontego da una angolazione diversa. In realtà per conoscerlo, perchè fino ad adesso i veneziani vedevano "solo" l'atrio e parte del primo piano dove andavano a pagare le bollette, ma non potevano affacciarsi alle finestre.
E si sale al primo piano, a piedi e con la scala mobile rosso lacca, dove trionfa la moda, gli accessori e la gioielleria (Bulgari, Damiani, Fendi, Lanvin, Max Mara, Tiffany & Co, Valentino). E poi ancora più su al secondo piano riservato all'orologeria (Cartier, Hublot, Omega, Panerai, Iwc, solo per citarne alcuni) e abbigliamento e accessori maschili (Brioni, Burberry, Ferragamo, Moncler, Zegna). E nel frattempo si possono ammirare gli affreschi restaurati e conservati e ritrovare le incisioni cinque-seicentesche sui davanzali lasciati da chi frequentava il Fondaco nei secoli passati.
E quindi arrivare al terzo piano accolti dai profumi e della cosmesi da donna e da uomo, ma anche dal reparto calzature da donna (Aquazurra, Caovilla, Jimmy Choo, Zanotti) raggiungendo la sommità dell'edificio con il grande Velario, che ora ospiterà la mostra "Under Water" di Fabrizio Plessi fino a dicembre, e che sarà sede di eventi culturali secondo un progetto condiviso tra Dfs e Comune. E infine l'altana, con una visuale a 360 gradi su Venezia, sui suoi 115 campanili, sulla laguna e finanche verso la Terraferma. Qui, due guardie giurate regoleranno il flusso di visitatori che potranno ammirare la città in quattro scaglioni all'ora, uno ogni quarto d'ora, per un totale di almeno 320 persone ogni 60 minuti. Da sopra si potrà guardare l'orizzonte ricoscendo San Marco, più in fondo il Lido, e dall'altra parte fare la conta delle torri campanarie nei sestieri di Dorsoduro, di Santa Croce e di San Polo. Uno spettacolo unico. E inimitabile.
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