I renziani di sinistra del Gruppo 7 Luglio apportano le prime modifiche al loro documento programmatico. Che, per ammissione degli estensori, «non avrà mai una versione definitiva ma cambierà di continuo, in linea con le necessità e i fatti nuovi che di volta in volta interesseranno il territorio metropolitano». L'illustrazione dei principali ritocchi a Venezia 2030 è stata affidata a Marcello Degni, durante un incontro organizzato all'hotel Luna Baglioni. Anche per sollecitare la partecipazione alle primarie del Pd del 30 aprile, e in tale occasione il sostegno della mozione congressuale renziana Avanti insieme. E per annunciare la seconda festa rock del gruppo politico d'opinione, organizzata l'8 luglio all'isola della Certosa. Punto di partenza della relazione di Degni, la presa d'atto del Patto per Venezia, «che rappresenta per i sottoscrittori e in particolare per il Governo un impegno importante». Insieme alla precisazione che il documento in seconda stesura «ha cinque assi strategici: le grandi navi a Porto Marghera, così come previsto dalla proposta di Roberto D'Agostino; la regolamentazione di affitti turistici, social housing e licenze; le politiche culturali (in base a un progetto sulla gestione degli spazi, stadio compreso); l'utilizzo dei beni demaniali e il controllo dei flussi turistici». Durante la riunione, il 7 Luglio si è reso disponibile a «promuovere la creazione di una rete regionale per il centrosinistra, a questo livello strutturalmente perdente. E nell'ipotesi che il referendum per Venezia e Mestre comuni autonomi abbia effettivamente luogo, a costituire un comitato civico per sostenere le ragioni del no alla separazione». Sui rapporti con il Pd, infine, richiamati da Degni «i temi comuni con la Fondazione Pellicani». E per il rilancio del partito a livello locale, proposta »una Festa dell'Unità in campo Santa Maria Formosa, una piattaforma digitale per i circoli e una summer school di politica, limitata a venti iscritti per volta».
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