Fa scattare l'antincendio Va in fumo l'esame a scuola

Sabato 25 Marzo 2017
Fa scattare l'antincendio Va in fumo l'esame a scuola
Suona l'allarme all'Istituto Benedetti Tommaseo a Castello, salta la verifica di storia. Mercoledì scorso in alcune classi del liceo linguistico Tommaseo era in corso una delle tre prove scritte che vengono effettuate in ogni quadrimestre per settori, ogni volta su determinati. Questa volta i ragazzi erano impegnati in una verifica di storia, della durata di un'ora, dalle 9 alle 10. Alle 9.20 però è suonato l'allarme e gli studenti sono stati invitati a rimanere tranquilli e a uscire dall'istituto. I ragazzi hanno interrotto perciò la prova e passato circa una mezz'ora nella fondamenta e nel campo adiacenti, il tempo necessario a verificare cosa fosse successo e non ci fossero reali pericoli. Qualcuno era spaventato, altri seccati per aver perso una verifica già compiuta per la metà, la maggioranza tuttavia era divertita da questa inattesa pausa. Non tutti gli studenti e i professori però hanno abbandonato le aule: due classi dell'istituto hanno continuano le lezioni per nulla allarmate, forse avvertite o sospettando il falso pericolo.
Ed era proprio così: l'allarme era stato suonato da uno studente, per il momento ignoto, appositamente per far saltare la verifica, dato che il pulsante dall'allarme si attiva rompendo un vetro. Del resto voci di corridoio, tra gli studenti, sono tutte di questa idea: non è facile attivare il segnale d'allarme. «Non possiamo saperlo con esattezza commenta il dirigente scolastico, Roberto Sintini -. Senz'altro è stato qualcuno perché il pulsante è protetto da un vetrino di salvaguardia che è stato rotto. La prova al Tommaseo linguistico non coinvolgeva tutti i ragazzi e di certo chi faceva la prova non poteva uscire di classe». Quindi se uno studente impreparato ha pensato il modo per non fare la verifica, ha avuto l'aiuto di qualche amico per realizzarlo. «Purtroppo in questi giorni sono fuori città con i ragazzi continua Sintini - al mio ritorno vedremo come sono andate le cose. È un fatto grave. La prova deve essere recuperata e non sarà facile calendarizzarla perché ci sono le feste pasquali e partono le gite scolastiche. In ogni caso questa bravata è servita molto a poco. Il numero di prove è quello, non può essere diminuito, dovranno per forza fare una prova successiva di recupero. Mi dispiace per i ragazzi che avevano studiato e ora dovranno impegnarsi una seconda volta».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci