Da un lato, tante, troppe esenzioni, come quelle per le forze dell'ordine, dovute per una «legge che talvolta è sbagliata». Dall'altro, le richieste di chi vorrebbe evitare di pagare il biglietto turistico, anche a ragione, ma per cui servono «regole chiare, uguali per tutti. Non come una volta, quando c'erano le associazioni più forti che ottenevano di più e quelle meno fortunate».
Il presidente di Actv, Luca Scalabrin, fa un quadro della spinosa questione tariffe e agevolazioni, dopo l'ultima segnalazione di Emergency. L'associazione di Gino Strada, ormai insediata nella sede dell'ex Cnomv alla Giudecca, aveva segnalato la difficoltà di portare in isola i suoi volontari foresti per i vari corsi di formazione, anche per una questione di costi. Pagare il biglietto turistico pesa e la Giudecca diventa più lontana anche per questo.
Il tema tariffe, si sa, è di competenza del Comune. Lo ribadiscono all'Avm e lo ricorda lo stesso Scalabrin, che comunque riconosce la problematica.
«Abbiamo un tariffario fissato dal Comune che dobbiamo rispettare - premette -. Certo, ci farebbe piacere aiutare chi fa volontariato o è in situazioni particolari, ma servono delle norme chiare che valgano per tutti. Un altro caso che ci è stato segnalato è quello dei ragazzi residenti in altri Comuni, ma che sono ospiti in case alloggio qui: anche per loro pagare i 7 euro e 30 è tanto. In effetti la tariffa turistica è alta, una soluzione per questi casi potrebbe essere quella di applicare quella per i residenti. Capisco benissimo queste problematiche e le porteremo all'attenzione del Comune».
Una questione da trattare con la «massima correttezza» ribadisce il presidente: «Purtroppo poi abbiamo tante esenzioni che creano buchi in bilancio e non sempre sono giustificate. Abbiamo anche fatto una verifica su queste tessere, ma in genere sono legate a normative nazionali, talvolta sbagliate, ma che dobbiamo rispettare».
© riproduzione riservata
Il presidente di Actv, Luca Scalabrin, fa un quadro della spinosa questione tariffe e agevolazioni, dopo l'ultima segnalazione di Emergency. L'associazione di Gino Strada, ormai insediata nella sede dell'ex Cnomv alla Giudecca, aveva segnalato la difficoltà di portare in isola i suoi volontari foresti per i vari corsi di formazione, anche per una questione di costi. Pagare il biglietto turistico pesa e la Giudecca diventa più lontana anche per questo.
Il tema tariffe, si sa, è di competenza del Comune. Lo ribadiscono all'Avm e lo ricorda lo stesso Scalabrin, che comunque riconosce la problematica.
«Abbiamo un tariffario fissato dal Comune che dobbiamo rispettare - premette -. Certo, ci farebbe piacere aiutare chi fa volontariato o è in situazioni particolari, ma servono delle norme chiare che valgano per tutti. Un altro caso che ci è stato segnalato è quello dei ragazzi residenti in altri Comuni, ma che sono ospiti in case alloggio qui: anche per loro pagare i 7 euro e 30 è tanto. In effetti la tariffa turistica è alta, una soluzione per questi casi potrebbe essere quella di applicare quella per i residenti. Capisco benissimo queste problematiche e le porteremo all'attenzione del Comune».
Una questione da trattare con la «massima correttezza» ribadisce il presidente: «Purtroppo poi abbiamo tante esenzioni che creano buchi in bilancio e non sempre sono giustificate. Abbiamo anche fatto una verifica su queste tessere, ma in genere sono legate a normative nazionali, talvolta sbagliate, ma che dobbiamo rispettare».
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