IL CONCORSO
Panettone-mania, non si può chiamare in altro modo questa corsa quasi forsennata che coinvolge sia chi lo produce, il dolce natalizio per eccellenza, sia chi lo consuma. La corsa di pasticceri, ma anche pizzaioli, panificatori e grandi e piccoli chef a produrre un panettone sempre migliore, più buono, più naturale e artigianale possibile. E la corsa dei consumatori, i più attenti (ma anche i più... abbienti, nell'articolo qui accanto spieghiamo perché) a cercare il prodotto giusto.
26 PRODOTTI IN GARA
E, ormai da tre anni, anche Il Gazzettino ha deciso di dare voce a questo fenomeno (la diffusione del artigianale è in crescita esponenziale) organizzando a Natale una degustazione con giuria professionale e rigorosamente alla cieca (nessun giurato conosce non solo cosa sta assaggiando ma nemmeno chi è in gara) che si va allargando anno dopo anno. Così, se nella prima edizione del 2015 furono 14 i partecipanti, la degustazione 2017, tenutasi nei giorni scorsi all'Istituto Alberghiero Cesare Musatti di Dolo (Ve), ha coinvolto ben 26 prodotti, caratterizzati dall'uso di materie prime di qualità e dall'assenza di conservanti, primo fra tutti l'emulsionante E471, presenza...immancabile nelle produzioni industriali.
LA NOVITÀ VERONESE
A trionfare è stato, questa volta, il panettone classico (solo canditi e uvette: su quello si misuravano i concorrenti) di Francesco Ballico, pasticcere e titolare de Il Chiosco, pasticceria di Lonigo (Vi), già sul podio nella edizione del concorso, che ha preceduto Giuseppe Stefani, giovane chef dell'Osteria Zero di Zero Branco (Tv), già trionfatore a Pasqua 2017 con la sua colomba, e una novità, un marchio quasi esploso quest'anno e dimostratosi già competitivo in altri concorsi: Infermentun, laboratorio artigianale di Stallavena (Vr), quattro ragazzi fra i 35 e i 40 anni, tre ingegneri e una laureata inmarketing, che hanno trasformato una loro golosa passione in professione, con risultati importanti visto il successo, qualche settimana fa, a Parma, nella Tenzone del Panettone a livello nazionale.
LA SUPERGIURIA
Una qualità confermata anche dalla giuria del Gazzettino (composta da cuochi e ristoratori, fra i quali ben cinque chef stellati veneti, da pasticceri, sommelier e accademici della cucina, che hanno valutato aspetto, profumi, morbidezza e gusto dei prodotti in gara). Ottimo il quarto posto di Stefano Zizzola da Noale (Ve), conferma di una scuola di livello consolidato, che si è qualificato per la finale a quattro, precedendo di un soffio Lucca Cantarin (pasticceria Marisa di Arsego, Padova), Daniele Lorenzetti (altro maestro di San Giovanni Lupatoto di Verona) e Renato Bosco (sua la mitica pizzeria Saporè, a San Bonifacio, ancora nel Veronese), al quinto posto a pari merito.
I PARTECIPANTI
Pasticceria Il Chiosco di Lonigo (Vi), Pasticceria Marisa di Arsego (Pd), Pizzeria Saporè, San Martino Buonalbergo (Vr), Pizzeria Grigoris (Mestre), Pizzeria I Tigli, San Bonifacio (Vr), Pasticceria Lorenzetti, San Giovanni Lupatoto (Vr), Pasticceria Zizzola di Noale (Ve), Panificio Tiziano Bosco (Treviso), Pasticceria St.Honorè, Canale d'Agordo (Bl), Panificio Piccolo di Tamai (Pn), Pizzeria Cuore Napoletano di Marano Vicentino (Vi), Pizzeria Dal Cor di Belluno, Pasticceria Raia di Mestre, Pasticceria Mazzari di Padova, Damini&Affini di Arzignano (Vi), Laboratorio Infermentun di Stallavena (Vr), Pizzeria Arrigoni&Basso di Zero Branco (Tv), Osteria Zero di Zero Branco (Tv), Fermenteria di Bassano del Grappa (Vi), Pasticceria Max di Treviso, Pasticceria Al Theatro di Venezia, ristorante Aqua Crua di Barbarano Vicentino (Vi), Pizzeria Gigi Pipa di Este (Pd), Laboratorio Baghi's di Castelfranco Veneto (Tv), Panificio-Pasticceria Pinel di Jesolo (Ve), Pasticceria D&G di Selvazzano Dentro (Pd).
Claudio De Min
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Panettone-mania, non si può chiamare in altro modo questa corsa quasi forsennata che coinvolge sia chi lo produce, il dolce natalizio per eccellenza, sia chi lo consuma. La corsa di pasticceri, ma anche pizzaioli, panificatori e grandi e piccoli chef a produrre un panettone sempre migliore, più buono, più naturale e artigianale possibile. E la corsa dei consumatori, i più attenti (ma anche i più... abbienti, nell'articolo qui accanto spieghiamo perché) a cercare il prodotto giusto.
26 PRODOTTI IN GARA
E, ormai da tre anni, anche Il Gazzettino ha deciso di dare voce a questo fenomeno (la diffusione del artigianale è in crescita esponenziale) organizzando a Natale una degustazione con giuria professionale e rigorosamente alla cieca (nessun giurato conosce non solo cosa sta assaggiando ma nemmeno chi è in gara) che si va allargando anno dopo anno. Così, se nella prima edizione del 2015 furono 14 i partecipanti, la degustazione 2017, tenutasi nei giorni scorsi all'Istituto Alberghiero Cesare Musatti di Dolo (Ve), ha coinvolto ben 26 prodotti, caratterizzati dall'uso di materie prime di qualità e dall'assenza di conservanti, primo fra tutti l'emulsionante E471, presenza...immancabile nelle produzioni industriali.
LA NOVITÀ VERONESE
A trionfare è stato, questa volta, il panettone classico (solo canditi e uvette: su quello si misuravano i concorrenti) di Francesco Ballico, pasticcere e titolare de Il Chiosco, pasticceria di Lonigo (Vi), già sul podio nella edizione del concorso, che ha preceduto Giuseppe Stefani, giovane chef dell'Osteria Zero di Zero Branco (Tv), già trionfatore a Pasqua 2017 con la sua colomba, e una novità, un marchio quasi esploso quest'anno e dimostratosi già competitivo in altri concorsi: Infermentun, laboratorio artigianale di Stallavena (Vr), quattro ragazzi fra i 35 e i 40 anni, tre ingegneri e una laureata inmarketing, che hanno trasformato una loro golosa passione in professione, con risultati importanti visto il successo, qualche settimana fa, a Parma, nella Tenzone del Panettone a livello nazionale.
LA SUPERGIURIA
Una qualità confermata anche dalla giuria del Gazzettino (composta da cuochi e ristoratori, fra i quali ben cinque chef stellati veneti, da pasticceri, sommelier e accademici della cucina, che hanno valutato aspetto, profumi, morbidezza e gusto dei prodotti in gara). Ottimo il quarto posto di Stefano Zizzola da Noale (Ve), conferma di una scuola di livello consolidato, che si è qualificato per la finale a quattro, precedendo di un soffio Lucca Cantarin (pasticceria Marisa di Arsego, Padova), Daniele Lorenzetti (altro maestro di San Giovanni Lupatoto di Verona) e Renato Bosco (sua la mitica pizzeria Saporè, a San Bonifacio, ancora nel Veronese), al quinto posto a pari merito.
I PARTECIPANTI
Pasticceria Il Chiosco di Lonigo (Vi), Pasticceria Marisa di Arsego (Pd), Pizzeria Saporè, San Martino Buonalbergo (Vr), Pizzeria Grigoris (Mestre), Pizzeria I Tigli, San Bonifacio (Vr), Pasticceria Lorenzetti, San Giovanni Lupatoto (Vr), Pasticceria Zizzola di Noale (Ve), Panificio Tiziano Bosco (Treviso), Pasticceria St.Honorè, Canale d'Agordo (Bl), Panificio Piccolo di Tamai (Pn), Pizzeria Cuore Napoletano di Marano Vicentino (Vi), Pizzeria Dal Cor di Belluno, Pasticceria Raia di Mestre, Pasticceria Mazzari di Padova, Damini&Affini di Arzignano (Vi), Laboratorio Infermentun di Stallavena (Vr), Pizzeria Arrigoni&Basso di Zero Branco (Tv), Osteria Zero di Zero Branco (Tv), Fermenteria di Bassano del Grappa (Vi), Pasticceria Max di Treviso, Pasticceria Al Theatro di Venezia, ristorante Aqua Crua di Barbarano Vicentino (Vi), Pizzeria Gigi Pipa di Este (Pd), Laboratorio Baghi's di Castelfranco Veneto (Tv), Panificio-Pasticceria Pinel di Jesolo (Ve), Pasticceria D&G di Selvazzano Dentro (Pd).
Claudio De Min
© RIPRODUZIONE RISERVATA
