È scontro sul destino dell'ex caserma Pepe

Mercoledì 26 Aprile 2017
È scontro sul destino dell'ex caserma Pepe
Dopo anni di silenzio esplodono la guerra e le polemiche sul futuro dell'ex caserma Guglielmo Pepe. L'edificio è dell'Agenzia del Demanio e con la proprietà ci si dovrà comunque confrontare. Ad accendere la miccia è stata la raccolta di fondi (obiettivo raggiungere quarantamila euro), promossa dalla Fispmed e da altre associazioni per il recupero della cancellata monumentale e il restauro del portale storico. L'iniziativa ha trovato però la ferma contrarietà di altre associazioni e da un gruppo di volontari che, circa un anno fa, il 29 maggio 2016 furono i promotori della prima riapertura della Pepe, che dopo anni di oblio e abbandono venne rifrequentata e visitata da un migliaio di persone. Il dissenso è stato espresso in un documento scritto da Giovanni Battista Vianello che stronca la raccolta fondi. «Vorrei ricordare che quella giornata di visita straordinaria alla Pepe nel maggio 2016, promossa dall'Istituto Nazionale Castelli-Sezione Veneto, ha coinvolto un centinaio di volontari di quindici associazioni per attività di supporto, sorveglianza e sicurezza del sito, per cui un minimo di discrezione da parte di una new entry, le cui risorse non si conoscono e che chiede finanziamenti (anche da 20 euro), sarebbe il minimo da attendersi. Piuttosto che di restauro sarebbe bene parlare di interventi urgentissimi per evitare il deperimento delle strutture e chiarire quale debba essere la nuova funzione dell'edificio nel quadro di un programmazione partecipata richiesta dall'Unione Europea». Divergenze anche sul futuro della struttura. «È stato presentato un programma dettagliato di valorizzazione della Caserma G.Pepe in Villaggio dei Diritti Umani, depositato al Ministero dei Beni Culturali e all'Agenzia del Demanio». Si tratta, come riportano alcuni passi del documento, di un progetto architettonico, didattico e culturale predisposto in collaborazione con Eiuc, «finalizzato si legge - all'ampliamento e alla razionalizzazione delle attività del Villaggio dei Diritti Umani anche all'interno dell'ex Caserma Pepe, ora insediate parzialmente nel solo complesso conventuale». La parola passa al Demanio.
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