«È loro diritto ma vedere che i dipendenti lasciano le sale piene di giocatori fa male»

Martedì 15 Agosto 2017
«È loro diritto ma vedere che i dipendenti lasciano le sale piene di giocatori fa male»
Non è preoccupato il sindaco Luigi Brugnaro per i tre giorni di sciopero al casinò proprio a cavallo di Ferragosto. Per lui la cosa più importante è rilanciare l'azienda in modo che torni al più presto a guadagnare grandi somme da girare poi al Comune, come succedeva un tempo anche se da allora lo scenario di riferimento è cambiato molto.
Una cosa è però certa: i turni di lavoro saranno organizzati in modo da garantire un'apertura della casa da gioco dal pomeriggio fino a quasi l'alba.
«È un loro diritto scioperare - dice - ma vedere che i dipendenti se ne vanno via con le sale piene fa male. È giusto che la città lo sappia. presto aumenteremo gli orari per garantire un'apertura più lunga e se vorranno ancora scioperare dovranno perdere di più».
Le modalità sono già state stabilite e a spiegarle è l'assessore alle Partecipate Michele Zuin: «Il nuovo contratto prevede un orario di lavoro allungato da 33 a 36 ore, ma questa innovazione non è stata utilizzata subito, ma è rimasta a disposizione dell'azienda. In questo modo, si potrebbe creare un terzo turno in modo da arrivare alla chiusura alle 5 di mattina. Vogliamo farlo - continua - perché secondo noi andando avanti nell'orario si migliora l'offerta e si può reperire clientela. Ad agosto, comunque non se ne parla. Vedremo da settembre».
Il sindaco intanto ribadisce: l'unico modo per salvare il Casino è ristrutturarlo.
«Stiamo andando meglio con ingressi - spiega - e non arretreremo un centimetro, perché l'azienda deve essere salvata e tornare a fare utili per la città».
Inutile, invece, dire cosa succederà l'anno prossimo, a cominciare dalla paventata chiusura della sede di Venezia in caso di nuovi cali degli incassi.
«Non stracciamoci le vesti oggi - è il suo pensiero - ma penso che molti dipendenti abbiano privilegi indifendibili. Loro li capisco se fanno sciopero, perché hanno interesse a mantenere le cose come stanno. Altri li capisco molto meno. I sindacati contestano la situazione di emergenza perché il Comune prende comunque 15 milioni dal Casinò. Quello è l'affitto per l'uso della concessione e non si capisce altrimenti perché dovremmo avere un casinò come città. La verità - conclude - è che vogliamo migliorare le nostre aziende per evitare che il Casinò diventi un buco nero. Intanto anche i Musei sono tornati in utile e con orari migliori. Capisco che a qualcuno questo dia fastidio, ma è così».
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