Duri scontri a Padova Arrestata ventiduenne

Mercoledì 19 Luglio 2017
Duri scontri a Padova Arrestata ventiduenne
In questura non hanno dubbi. L'attacco dei no global era organizzato nei minimi dettagli. Non sarebbero stati quindi occasionali gli scontri dell'altra sera in piazza delle Erbe, sfociati in due arresti e nel ferimento di cinque poliziotti. Soltanto un'aggressione premeditata poteva giustificare il carico del furgone che apriva il corteo del Centro sociale Pedro, di Adl Cobas, Razzismo Stop e Cobas Scuola. Gli investigatori della Digos hanno sequestrato sofisticati scudi in plexiglass rinforzati da bordi in metallo e robuste maniglie, oltre a caschi, petardi, bombe carta e fumogeni. I militanti dell'estrema sinistra avrebbero in sostanza cercato a tutti i costi il contatto con le forze dell'ordine, impegnate nelle operazioni di sbarramento. Al fitto lancio di sassi, bombe carta e bottiglie sono inevitabilmente seguite le cariche. Pesante il bilancio della guerriglia urbana: cinque i poliziotti finiti al pronto soccorso. Un sostituto commissario della questura è stato raggiunto alla schiena da una bomba carta. Fermati con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale Giò Clemente, 29 anni, padovano, attivista del centro sociale Pedro, e Eva Giora, 23 anni, di Fossò, militante del Rivolta di Marghera. Un terzo no global, Roberto Marsilii, 23enne veneziano, anch'egli esponente del Rivolta, è stato rilasciato nel corso della notte. Clemente e Giora sono finiti davanti al giudice per il rito direttissimo: dopo la convalida degli arresti sono stati concessi i termini a difesa. Il processo è stato aggiornato al 18 settembre. I due disobbedienti hanno potuto fare rientro a casa. In base al decreto Minniti potrebbero però scattare altri arresti differiti: gli investigatori della Digos stanno esaminando i filmati per accertare le responsabilità di numerosi manifestanti.
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