Due albergatori li hanno visti e si sono finti poliziotti

Giovedì 25 Maggio 2017
Due albergatori li hanno visti e si sono finti poliziotti
Ladri di occhiali inseguiti in Strada Nuova, due albergatori aiutano le forze dell'ordine a placcare i malviventi. Martedì pomeriggio nel centro storico veneziano, due coniugi nordcoreani rubano 14 paia di occhiali da due negozi di Cannaregio: un bottino del valore complessivo di 3.850 euro. La dinamica è sempre la stessa: l'uomo distrae il negoziante mentre la complice sostituisce gli occhiali di marca con copie di poco valore. All'uscita dal secondo negozio in Strada Nuova però, i due vengono scoperti dalla commessa e all'altezza del ponte di San Felice, degli albergatori di passaggio si accorgono della scena: «Io e il mio socio abbiamo visto la negoziante uscire per inseguire la coppia - racconta S.S., uno dei due albergatori - ma dopo poco si è dovuta fermare per non abbandonare l'esercizio vuoto. Così abbiamo iniziato ad inseguirli noi, per senso civico». La coppia di malviventi non si accorge di avere dietro i due uomini che ad un certo punto incontrano due poliziotti: «Li abbiamo chiamati, indicando i ladri». Parte l'inseguimento degli agenti con gli albergatori che non mollano di vista i malviventi. «All'altezza dell'ex Cinema Italia i due complici si sono divisi - aggiunge S.S. - gli agenti hanno fermato l'uomo mentre io e il mio socio, A. D., abbiamo continuato a stare dietro alla donna, che aveva con sé la refurtiva». Dal racconto dei veneziani, la ladra si sarebbe infilata nella calle che conduce al Casinò e i due l'hanno poi bloccata sul ponte vicino a San Marcuola. «Le abbiamo intimato di fermarsi, lei ha creduto fossimo dei poliziotti e noi glielo abbiamo lasciato credere. Siamo stati poi raggiunti dagli agenti che perquisendola hanno recuperando la refurtiva». I due ladri, K.T., 32 anni, e P.U., 34 anni, avevano entrambi precedenti (rispettivamente per furto con destrezza e false attestazioni a pubblico ufficiale) e sono stati denunciati a piede libero per furto aggravato in concorso continuato.
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