Don Armando e le risposte alle nuove emergenze

Domenica 24 Febbraio 2019
segue dalla prima
Questo giornale ne ha sempre parlato molto - descrivendo puntualmente le nuove intraprese della Fondazione - ma in realtà non abbastanza, perchè raccontare ciò di cui sono stati capaci don Armando Trevisiol e il suo staff non basta mai. Altro che cavalieri che fecero l'impresa: queste persone l'impresa la fanno ogni giorno con le parole e soprattutto con le opere, aprendo continuamente nuovi orizzonti. Con un contributo risibile di soldi pubblici, e perciò infastidendo il business delle case di riposo, sempre con l'obiettivo davanti di dare un tetto e una speranza a chi è rimasto indietro, per strada. Con una capacità oggi sempre più rara di spaziare a 360 gradi, con intuizioni formidabili, mentre chi doveva pensarci davvero dormiva sonni tranquilli: pensiamo ieri alla decisione di mettere gli spazi di un edificio a disposizione dei genitori separati (una delle grandi emergenze di questi anni), oggi di realizzare un centro di accoglienza per i cinquantenni che hanno perso il lavoro e che non sanno più dove battere la testa. E a guidare un esercito di volontari sempre in campo c'è un comandante di quasi 90 anni pronto a buttarsi in ogni avventura, con tanto coraggio e pochi schei, che dal nulla ha creato una cittadella della solidarietà tra Carpenedo, Campalto e Zelarino. Il tesoro di Mestre, per l'appunto: questa città bistrattata, il più delle volte alla ribalta delle cronache per fatti di delinquenza e degrado, in realtà ha molto di cui vantarsi.
Tiziano Graziottin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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