Rifiuti, dissesti stradali, vandalismi, segnaletica e affissioni. Sono alcuni dei temi della seconda edizione di In decorosa Mente, il progetto promosso dall'associazione Garanzia Civica e rivolto alle scuole primarie di Venezia per combattere il degrado e l'incuria nel centro storico lagunare. La prima edizione, terminata a maggio scorso con le premiazioni, aveva visto la partecipazione di dieci scuole, sedici classi e oltre trecentocinquanta alunni che con temi, video, poesie, modellini, tesine e disegni, avevano evidenziato le criticità del degrado veneziano in diverse aree. Ora il progetto mira ad allargarsi per la sua seconda edizione e l'associazione ha già lanciato l'appello alle scuole: alcune classi hanno risposto tempestivamente, dalla San Girolamo alla Gozzi, Duca D'Aosta, Renier Michiel, Zambelli e Manzoni. Altre sono in fase di consultazione. Una battaglia, quella del senso e dell'educazione civica, che parte dai banchi di scuole ed è in mano alle nuove generazioni. In questo senso il progetto lascia che siano i bambini a spiegare agli adulti cosa non si deve fare. Il presupposto: l'operato di Veritas e dell'amministrazione pubblica per sanare continuamente episodi di vandalismi e graffiti si rivelano inutili se c'è la maleducazione cittadina a sporcare e rovinare Venezia. Secondo l'associazione, occorre dunque partire dall'educazione e dalla formazione dei cittadini, in particolare di quelli del domani. Anche questa edizione del progetto vedrà la partecipazione di più elaborati e a gennaio è previsto l'incontro per concludere il primo giro di consultazioni nelle scuole. Gli spunti arrivano anche questa volta dai bambini che scelgono i luoghi interessati da situazioni di degrado e come descriverle. Particolarità del progetto è anche il logo: una mente che nutre le radici di un albero con frutti che portano al degrado di una città, sintomi che solo una mente decorosa e il senso civico possono guarire. L'evento conclusivo del progetto è già fissato: mercoledì 10 maggio e si terrà all'Hotel Hilton Molino Stucky sull'isola della Giudecca.
Giorgia Pradolin
© riproduzione riservata
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