Decalogo social per educare i turisti

Mercoledì 22 Febbraio 2017
Decalogo social per educare i turisti
Informative, regolamenti e volantini? Surclassati, nessuno li legge più nell'era degli smartphone. Per sensibilizzare il turista è meglio che il decalogo delle buone abitudini sia leggibile direttamente sul cellulare e attraverso messaggini brevi, perché questa è la lingua dei social network. Ecco allora che prassi e raccomandazioni del Comune di Venezia diventano smart per Carnevale, sparati su Twitter e Facebook in diverse lingue. «Il primo lancio un paio di giorni fa - spiega l'assessore al Turismo Paola Mar - aveva ottenuto, solo in lingua italiana, circa 6500 visualizzazioni in un giorno». Si è cominciato con frasi soft: «Rispetta Venezia e i suoi abitanti», «Il Carnevale di Venezia non è solo Piazza San Marco: esci dai percorsi principali». Si prosegue nei prossimi giorni con: «Quando cammini tieni sempre la destra, non sostare sui ponti»; «utilizza i cestini: non gettare a terra carte, sigarette o gomme da masticare». Ma soprattutto: «monumenti, scalinate e rive non sono aree pic-nic» e allegato al post, una mappa geolocalizzata che indica dove si trovano i giardini pubblici. E ancora: «non comprare merce contraffatta» e «sono previste sanzioni per chi mangia per terra in zona San Marco». La campagna di sensibilizzazione a portata di clic sta avendo successo, almeno in termini di raggiungimento del pubblico. L'assessore ha confrontato i dati delle presenze turistiche di questi giorni a quelle del Carnevale 2014 (periodo simile a quello di quest'anno) rilevando che I visitatori pernottanti aumentano del 30% negli alberghi rispetto alla media del resto dell'anno, è un buon segno». A quella tipologia di turisti si vuol puntare. E sulle proteste riguardo il via libera dei progetti per lo sviluppo alberghiero a Mestre (con ovvi riflessi in termini di presenze anche sul centro storico) l'assessore risponde: Si intende riqualificare zone da paura, parliamoci chiaro, tutti conoscono le condizioni di via Ca' Marcello. Naturale che quando definiremo il progetto per la gestione dei flussi turistici terremo conto anche dei numeri che giungono dalla strutture ricettive della terraferma». E si corre contro il tempo per l'ultimazione del progetto, dopo che le varie proposte cittadine sono state vagliate dalle commissioni e sintetizzate dal gruppo tecnico. Occorrerà anche il passaggio in Giunta e in Consiglio, tenendo conto che la promessa all'Unesco è di avere una soluzione per gestire gli arrivi incontrollati entro giungo 2017. «Stiamo cercando di risolvere in sei mesi quello che non è stato fatto per Venezia in 25 anni - conclude l'assessore - rispetteremo le tempistiche».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci