Cristiani e islamici «A chi semina odio offriamo fraternità»

Martedì 19 Marzo 2019
Cristiani e islamici «A chi semina odio offriamo fraternità»
MARGHERA
«A chi semina odio, rispondiamo seminando fraternità». Cristiani e musulmani di Marghera, domenica pomeriggio, hanno deciso di incontrarsi per elaborare un comunicato dopo le stragi messe a segno, venerdì, nelle moschee di Christchurch in Nuova Zelanda. «Se oggi condividiamo dolore, sgomento e preoccupazione, in realtà si legge nella nota scritta da Taher Khan, rappresentante della Comunità islamica della Cita e da don Nandino Capovilla, parroco della Resurrezione del popoloso rione - ciò che è più forte in tutti noi è la consapevolezza che seminando dialogo si raccoglierà un bene moltiplicato per tutti». Dialogo che continua, da anni, senza sosta, a Marghera dove sono continue le «belle esperienze di dialogo tra cittadini di fede cristiana e islamica di cui nessuno parla». «La nostra presa di posizione nasce si legge ancora nel comunicato - dal constatare che, quando si semina odio, si raccoglie solo un'escalation di odio, mentre quando si seminano rispetto, convivenza e fraternità, si vedrà fiorire una convivenza serena nella fiducia reciproca. Se stragi come quella di Christchurch sono solo episodi, non crediamo sia certamente marginale e residuale, come affermato dal ministro dell'Interno, il clima d'odio che si diffonde a macchia d'olio in tutti gli ambienti della nostra città. Prendiamo la parola nel giorno in cui la comunità cristiana della Cita e quella islamica dello stesso quartiere, sono unite nel condannare non solo stragi come questa, ma ogni espressione e gesto di intolleranza verso chi professa la fede musulmana. Insomma, non bastano le parole di condanna: ci vuole un impegno di incontro e conoscenza. Non basta augurarci che non si ripeta: ci vuole un sempre più convinto seminare fraternità». (gi.gim.)
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