Contraffazione, un giro d'affari di 167 milioni

Giovedì 23 Novembre 2017
L'INCONTRO
VENEZIA Falsi d'autore realizzati centinaia d'anni fa, riproduzioni di opere d'arte e nella numismatica, manipolazioni del documento epigrafico antico. Domanda e offerta delle riproduzioni. Si è parlato della contraffazione a tutto campo ieri, a Ca' Foscari, al seminario Dentro il falso: indagini interdisciplinari, curato da Lorenzo Cavalli ed Elena Grandi, in collaborazione con il Comando dei carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
I DATI
L'attività di falsificazione dei beni culturali è in espansione. A livello nazionale ben 783 falsi sono stati sequestrati fino a settembre 2017, per una stima di 167 milioni di euro quest'anno e l'incremento di 110 milioni in un anno. Ad aprire i lavori ieri, i saluti del rettore di Ca' Foscari Michele Bugliesi e il procuratore aggiunto della Procura della Repubblica al Tribunale di Venezia, Adelchi D'Ippolito. «La contraffazione ha una ricaduta sull'economia ha detto D'Ippolito in un paese in cui c'è molto ricorso al falso c'è una forte sofferenza dell'economia. Meno contraffazione significa economia più virtuosa. Il contrasto è un problema delicato che non si può affrontare solo con la repressione. L'impegno c'è, ma occorre una cultura contro la contraffazione. L'abbattimento della domanda è conseguente solo ad un formarsi delle coscienze». La soprintendente ai Beni culturali di Venezia, Emanuela Carpani ha parlato della contraffazione in architettura, precisando che «Il tema del falso è enorme e ripreso dal rapporto antico e nuovo - ha detto Carpani - se partiamo dal principio che l'antico va protetto, ogni aggiunta di restauro o ampliamento deve avere una sua riconducibilità e una contemporaneità». Esposti all'ingresso del seminario ieri, c'erano una serie di tele sequestrate dai militari in passato. E non è sempre facile riconoscerle. Il docente di Chimica del Restauro, Giulio Pojana, ha precisato che per capire l'autenticità di un'opera si analizzano vari fattori con diverse strumentazioni. Ma oOltre alla contraffazione, c'è il restauro.
IL RESTAURO
«Uno dei lavori più recenti è stato supportare il restauro del dipinto del Tintoretto delle Nozze di Cana ha aggiunto il docente - completato e rimesso al suo posto (nella sacrestia della chiesa della Salute, ndr) poco prima della festa. Abbiamo verificato la presenza del blu di Prussia, un composto di sintesi e cianuro non era disponibile ai tempi del Tintoretto, utilizzato per reintegrare alcune parti dopo lo spostamento dell'opera, nel 1570-1580». Il docente ha iniziato recentemente una consulenza con il Nucleo Tutela patrimonio dei Carabinieri. Il comandante, il maggiore Christian Costantini, ha ricordato che «quello di oggi è un evento straordinario: a livello nazionale il comando tutela patrimonio culturale unitamente al consiglio nazionale anticontraffazione ha preparato un piano strategico per il 2017/2018. Abbiamo pensato di rivolgerci a Ca' Foscari per dare un taglio non solo classico sulle opere d'arte false ma anche sull'architettura, archeologia, sull'epigrafia e numismatica».
Giorgia Pradolin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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