Comune, premi ai dirigenti con la beffa per i dipendenti

Mercoledì 22 Marzo 2017
Comune, premi ai dirigenti con la beffa per i dipendenti
Bisogna dire che, quando di mezzo ci sono i valori, beh non c'è niente che possa fermare i dirigenti del Comune. Soprattutto se i valori entrano in busta paga con un premio di produzione di decine di migliaia di euro. Ma facciamo il riassunto delle puntate precedenti. A febbraio di quest'anno 2017 - i dirigenti di Ca' Farsetti hanno fissato gli obiettivi che i dipendenti comunali dovevano raggiungere entro il 2016. I sindacati tutti, esclusa la Cisl - hanno detto chiaro e tondo che questa storia era destinata a finire in Tribunale. Secondo Mario Ragno della Uil e anche secondo la logica - i criteri di valutazione non possono mai essere retroattivi per cui si dice al dipendente, nel 2017, guarda che dovevi esaminare 100 pratiche nel 2016 e invece ne hai esaminate solo 90. Chiaro che i dirigenti possono essere denunciati per falso in atto pubblico: questo minacciavano i sindacati un mese fa.
Nonostante questo i dirigenti sono andati avanti lo stesso e in queste ore le mail dei dipendenti ricevono l'avviso di conclusione dell'iter. Secondo alcuni c'è anche un beffardo meccanismo: basta cliccare, magari solo per la curiosità di vedere il punteggio, e automaticamente si fornisce con quel clic l'accettazione della valutazione. Non solo, in molti stanno scoprendo di aver raggiunto soglia 79 o anche 80, ma se non si prende almeno 81 su 100, non scatta il premio di produzione. Cioè i soldi in più in busta paga. E, guarda un po' il caso, chi arriva, mettiamo a 78, rileva che 40 punti cioè il massimo li ha presi per il raggiungimento dell'obiettivo complessivo dell'intero assessorato, mentre è stato bocciato sugli obiettivi personali.
Curioso, no? Ma la curiosità si spiega con il fatto che i dirigenti prendono il premio solo se il loro assessorato ha raggiunto gli obiettivi e per raggiungerli i dipendenti devono prendere il massimo su quel punto. Facile, no? Ecco perché Mario Ragno dice chiaro e tondo che «non finisce qui. Ci si rivede davanti al Giudice del lavoro». Intanto, forse è utile ricordarlo, gli uffici del Comune sono completamente bloccati. E non da ieri.
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