Cini-Venier, guerra fredda col preside

Giovedì 12 Gennaio 2017
Cini-Venier, guerra fredda col preside
Continua la protesta degli studenti all'Istituto Nautico Cini Venier per il freddo nelle aule. Una protesta su cui si inserisce un braccio di ferro con il preside.
Anche ieri i ragazzi se la sono filata da scuola, in segno di protesta per le temperature in aula. È il secondo giorno di astensione dalle lezioni per buona parte degli studenti che ieri hanno aderito alla protesta in numero maggiore rispetto al giorno prima. «Sono uscite da scuola tutte le classi del Cini, e la IV C del Venier spiega il rappresentante di Istituto. Gabriele Boscolo Cappon oggi (ieri per chi legge, ndr) avevo portato una stufetta da casa per riscaldare il laboratorio in cui eravamo ma nemmeno con quella c'è stato niente da fare: dopo un paio d'ore di lezione l'ambiente era ancora gelato, così abbiamo deciso di andarcene. Non possiamo restare a scuola in queste condizioni, anche i docenti lamentano freddo pur non condividendo le nostre uscite. Chiediamo vengano alzati i termosifoni, e accesi almeno qualche ora prima del nostro arrivo».
Il problema riguarda perlopiù le aule al primo piano terra e quindi quelle del Cini, mentre nelle classi del Venier, al primo piano, le temperature sarebbero già più accettabili. Gli allievi hanno convocato uno sciopero per oggi che vedrà una delegazione di rappresentanti recarsi negli uffici della Città metropolitana per manifestare il disagio. «Non ci piace saltare le lezioni prosegue Cappon rischiamo di rimanere indietro con il programma, e non lo vogliamo. Ma non vogliamo nemmeno ammalarci».
Nel frattempo il dirigente scolastico del Cini Venier, Vittore Pecchini, ha inviato una comunicazione per informare studenti e genitori che nonostante le basse temperature il riscaldamento funziona e non è possibile autorizzare uscite anticipate a causa del freddo. Il preside del Cini ha spiegato martedì che le temperature sono effettivamente basse negli ambienti dell'istituto, ma non tali da richiedere la sospensione delle lezioni come invece è avvenuto lunedì al Corner dove si era verificato un blocco della caldaia. Inoltre, che l'accensione dei termosifoni e la loro temperatura non dipende dalla volontà della dirigenza scolastica (che sarebbe ben contenta di vedere qualche grado in più) ma dall'ex Provincia, oggi Città metropolitana. E proprio lì, oggi, sono diretti i ragazzi.
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