Chiara Luppi: «Se faccio la cantante lo devo alla voce di Aretha Franklin»

Giovedì 18 Ottobre 2018
L'INTERVISTA
«Sono cresciuta sognando che un giorno sarei diventata una sua corista. Più ascoltavo le sue canzoni più cresceva in me la voglia di cantare. Purtroppo ci ha lasciati, ma la sua musica e la sua voce rimarranno per sempre». La cantante e attrice padovana di origini armene Chiara Luppi rende omaggio a Aretha Franklin. E lo fa esibendosi in duo con il pianista Ivan Zuccarato nel concerto di oggi, alle 19 allo Splendid Venice Hotel per Venezia Jazz Festival Fall edition #1.
Quando è scattato il colpo di fulmine?
«Mi esibirò portando sul palco il suo repertorio, i brani che ha scritto e che ha interpretato. È un grande onore per me: la tecnica non basta, bisogna trasmettere emozioni. Avevo circa 16 anni quando i componenti della band Rhythm & Blues, dopo avermi sentita cantare, mi hanno invitata ad unirmi a loro e a provare con dei pezzi di Aretha Franklin. All'inizio pensavo fossero matti, poi ho ascoltato Think e non ho più smesso. Più di tutti, a colpirmi è stata la sua spiritualità. Le devo molto, per me è stata una maestra».
E poi l'album Tu, uscito a giugno. Che disco è?
«È un disco molto jazz, in cui oltre alla cover del brano di Domenico Modugno Che cosa sono le nuvole? scritto da Pier Paolo Pasolini e a quella di Can't stop the feeling di Justin Timberlake, ci sono anche inediti scritti insieme a Gianluca Carollo. Uno di questi è Slowville, in cui immagino una chiacchierata tra Aretha Franklin e Horace Silver».
Quando scopri la passione per la musica?
«Nella mia famiglia cantavano tutti, per diletto. Mio padre, mia madre, mia zia. Ho iniziato a prendere lezioni di canto per divertirmi. All'inizio mai avrei pensato che avrei vissuto di musica. Prima la band Rhythm & Blues, poi il coro Gospel padovano Notenere. In seguito, ho sentito il desiderio di fare musical, così ho iniziato a studiare teatro. E il sogno si è realizzato: ho recitato in Giulietta e Romeo con le musiche di Riccardo Cocciante, in I promessi sposi di Michele Guardì e Pippo Flora, in Romeo e Giulietta - Ama e cambia il mondo di Gérard Presgurvic. Con gli anni sono arrivati la laurea in Architettura allo Iuav di Venezia, gli studi al Conservatorio Steffani di Castelfranco, le esperienze in radio (il jingle per Rtl 102.5 ad esempio) e la tv: nel 2009 ho partecipato a Sanremo Giovani con il pezzo Per un attimo arrivando ottava su 99 concorrenti senza riuscire però a salire sul palco dell'Ariston, mentre nel 2013 ho partecipato alla prima edizione del programma The Voice of Italy. Ho duettato con Umberto Tozzi, ho aperto un concerto di Zucchero e uno di Mario Biondi».
Un artista con cui ti piacerebbe duettare?
«Sono una grande fan di Claudio Baglioni. Sono cresciuta con le sue canzoni, trovo che i suoi siano testi bellissimi, molto profondi. Sarebbe un sogno, ma mai dire mai. Ho sempre vissuto di sogni, cercando di realizzarli. Tutto quello che faccio lo faccio su spinta della passione. Guai se finisse».
V. R.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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